martedì 12 maggio 2020

IL GOVERNO CHE CI AFFAMA

Scrivo due cosette che riguardano il mio lavoro e brevi considerazioni in questi giorni soffocanti, prigionieri...
Per fare un po' il punto della situazione economica.
Dovevano arrivare i soldi di aprile; ancora non hanno firmato il decreto. Addirittura parlavano di 1000 euro!, ma ancora siamo in alto mare.
Dovevano aiutare gli artisti, ma nessun aiuto se non briciole nel mese di marzo. I teatri sono chiusi, e anche le attività all'aperto, impedite; non si può programmare niente.
Io sono autrice; la SIAE, con Mogol, intanto ha pensato bene di non versare un centesimo per gli autori, e non lo farà.

Gli assessori alla cultura tergiversano, nel migliore dei casi procrastinano a tempo indefinito. Promettono e non promettono. Ma soprattutto non rischiano, politicamente intendo.

Del Ministro Franceschini, meglio non parlare. Speriamo di vederlo scomparire dalla scena governativa prima possibile. La sua presenza è  dannosissima perché non decide su alcuna riapertura. Non dà speranza, non ci dà la possibilità di riorganizzare il lavoro, e quindi ci ammazza.

In me la disperazione aumenta ogni giorno e non so come uscirne. Anche scrivere, dedicarsi alle attività creative (sto curando la pubblicazione delle mie opere teatrali), quelle ancora possibili insomma, è diventato un inferno. Vivo con un mal di stomaco costante, dormo pochissimo e mangio...boh.

Non sono sola, so bene; e molti di coloro che vivono nella mia stessa condizione, coloro che devono lavorare per vivere insomma, pur svolgendo altro genere di mestiere, non vedono l'ora di andare a votare (se non peggio!),  non perché pensino di cambiare nulla , ma per vendicarsi, così dicono, letteralmente VENDICARSI, di tutta questa gente al potere, CHE CI AFFAMA.

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