Salta la riapertura della cultura? Un articolo di Fanpage che copio sotto dà la cosa per certa, e sarà così. Lo sapevamo che Franceschini ci prendeva per i fondelli.
Ma quale riapertura in zona gialla il 27 marzo 2021!
Sono mesi che vediamo, ora abbiamo visto: è dittatura!
A che serve a Draghi e a tutto il santa santorum, e a tutto il sistema politico, la cultura, l'arte? Solo fastidi, noie, clientes!
Sono benvenuti soltanto i motori della propaganda e del guadagno, come piattaforme presunte culturali e luoghi simil Pompei, le vetrine, con le immagini sui carri romani ritrovati fra gli antichi lapilli, la scena è ben preparata come in fondale della vecchia Cinecittà. Tant'è che altri siti archeologici non vetrinati sono lasciati sprofondare!
E nessuno protesterà, perché a parte quei pochi che non contano nulla come me, la cultura gira non tanto con la mascherina, ma col bavaglio, perché è stata normalizzata, e così com'è messa, non può protestare, e nessun direttore di teatro o di museo si ribella o chiama alla protesta gli artisti o le maestranze eccetera. Non può. Perde tutto.
A questo è servito creare gli stabili, gli enti e tutto il sistema, a metterlo sotto scacco al momento opportuno!
Potrebbe forse di più qualche assessore, ma chi rischia di rovinarsi la carriera, per quattro artistacci che nemmeno ti danno il voto? e magari possono finire anche accusati di ben altro, di aver permesso la diffusione dell'epidemia...
I ganzi della distrutta intellighenzia che vedete sui siti dei giornaloni o altrove sono messi lì proprio per catalizzare la protesta e annullarla, e infatti non la fanno, è una rappresentazione che vi fanno bere in cui solo loro fanno bella figura e incassano il cachet. Altrimenti non li metterebbero in bella mostra.
Si potrebbe dire, con trita battuta ma nemmeno tanto, che nostro cachet ormai è solo quello per il mal di testa.
Andare a teatro e al cinema si può fare in totale sicurezza, e forse, facendo dovute proporzioni e raffronti, meglio che negli ospedali, dove non è così infrequente entrare sani e uscire morti. (1)
2 commenti:
Maila, propongo la rivoluzione dei balconi. Al posto delle sbandierate esclamazioni da trivio dell'ovvietá e del conformismo, come la scritta nella foto che hai pubblicato, inviterei ora le persone che dispongono di un balcone VISIBILE ad appendervi una scritta VISIBILE contro il Governo, lo Stato e questo "stato" di cose. La rivoluzione dei balconi, pacifica ma estesa a tutta la cittá la regione l'Italia. Cominceró dal mio, Ora basta. Chi avrá il coraggio di seguirmi?
Gianfelice
Mi sembra un'ottima idea, e ti seguo; poi magari ci confronteremo su che scrivere.
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