Io non amo più le piste ciclabili come un tempo.
In questi giorni tutti levano osanna per la costruzione della ciclovia fra Prato e Firenze, ma non c'è altro da fare, la Piana è diventata un ammasso di calcestruzzo, strade, elettrodotti.
Qui come altrove. Coloro che si muovono in bici o a piedi ormai sono confinati nelle ciclo-riserve, come gli indiani. Pena la vita.
Il mondo prolifera di macchine potenti e aggressive, sempre più veloci e intelligenti, e nessuno vuole o può pensare di fermarle, essendo costretti a vivere quella strana situazione d'essere insieme colpevoli e vittime.
Le ciclovie si fanno per le automobili. Ma non lo dite, nessuno vi crederebbe.
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