lunedì 23 dicembre 2024

Un altro video invito, per il 31 dicembre


Evidentemente mi sto esercitando. Abbiate pazienza.
Comunque, se volete prenotare per La Cervelliera del 31 dicembre ore 21,30, c'è ancora qualche posto. Potete scrivere a teatrolabaracca@gmail.com per informazioni, prenotare e quanto altro.
Dopo la commedia ovviamente si mangia e si sta insieme.

domenica 22 dicembre 2024

Dai Celestini a Levi

 

Ieri,  in occasione dello spettacolo dei venti anni dei Celestini, in cui ho riproposto La Mostra Parlante "Ti mando ai celestini" insieme alla narrazione dei fatti, ho inserito una novità molto significativa per me e. credo per il pubblico, ossia  quella che ho chiamato la "Mappa dei Celestini", che scopre finalmente tutti gli aspetti del "sistema" che esisteva all'interno dell'istituto e che ruotava attorno, di cui in parte anch'io non ero consapevole. O che non avevo ricostruito perfettamente. 

E anche la responsabilità, sempre taciuta per tabu, di alcuni genitori, così come viene fuori per la prima volta nel dramma Felino, fughe e vita di celestino.

Mi ci sono voluti vent'anni, e un dramma (lo riproporremo senz'altro!), per iniziare narrare profondamente questo romanzo concentrazionario.

In particolare dopo tanti anni di studio e ricerche, raccolta di testimonianze e riflessioni, ho chiuso il cerchio sui rapporti fra la città e l'istituto fondato da Padre Leonardo, e ho finalmente dato la giusta evidenza a questi aspetti, oltre che ripetere, come ho fatto per tante volte, le incresciose traiettorie di vita di questi bambini, ossia le angherie e le violenze subite.

Ma anche di loro, questa volta, ho narrato particolarità che finora non erano state messe in evidenza, sia rispetto ai genitori come ho detto, ma anche del sistema in cui i ragazzi erano inseriti.

E anche sulla figura di Padre Leonardo: e questa volta anche la sua vita e psicologia è stata messa in luce,  per tanto tempo rimasta oscura!

E proprio dal mondo dei celestini questa volta ripartirò per introdurre, e può sembrare strano il passaggio ma ci azzecca a perfezione, il prossimo spettacolo che ci aspetta, Lettere di tedeschi (ovvero il Gelataio di Amburgo e altre grigie storie) tratto o ispirato da I sommersi e i salvati di Primo Levi, ma come dice il sottotitolo c'è anche molto altro, che debutterà alla Baracca sabato 18 gennaio e che porteremo in giro per l'Italia.

Per mitigare il tutto alla Baracca ci sarà, intervallo necessariamente comico, la riproposta di una mia commedia, La cervelliera, che presenteremo come spettacolo di fine anno per stare piacevolmente insieme al nostro pubblico.



 


venerdì 20 dicembre 2024

I celestini, vent'anni


Brevissimo video della Mostra Parlante Ti mando ai celestini, che domani ripropongo insieme a L'Infanzia Negata ed altro.
In occasione dell'anniversario dei venti anni, gli ex-celestini che non hanno mai visto lo spettacolo entreranno gratis. Previa prenotazione.
A domani, 21 dicembre ore 20,45 al Teatro La Baracca.

mercoledì 18 dicembre 2024

La mappa dei celestini


Ringrazio per l'articolo di stamane, 18 dicembre, su La Nazione (vedi sotto) sulla replica del ventesimo anno dello spettacolo I Celestini, che include e somma L'infanzia negata e la Mostra Parlante Ti mando ai celestini.

Non c'è stato però modo di comunicare prima di un aspetto importante dell'appuntamento che gli spettatori del prossimo sabato avranno modo di scoprire: ossia la cosiddetta "mappa dei Celestini".

Questa mappa, che ho disegnato e spiegherò, mostra il funzionamento socio-politico e anche psicologico del Rifugio all'interno della città. Una sorta di narrazione illustrata che illuminerà argomenti che non sono assolutamente conosciuti. (Come ho avuto modo di dire nel post di ieri, inediti).

Credo che la mappa serva come chiave di lettura per comprendere i vari percorsi di potere di tante città, non solo di Prato - che pure dirò come e perché è specialissima e che per questo purtroppo adatta alla nascita di certe storture - , ma anche rifletta su certi meccanismi psicologici, diciamo privati o familiari,  che hanno contribuito a fondare il disastro di cui per troppi anni si è taciuto. 

Chissà non la pubblichi un giorno, acclusa al memoriale dello spettacolo, ma intanto chi può venga alla Baracca sabato 21 dicembre ore 20,45, (mi raccomando l'orario).


 

La foto in alto è di Angelo Sabanito Polizzi.

lunedì 16 dicembre 2024

I celestini: replica di vent'anni


Spiego perché la replica dei vent'anni dal debutto de I celestini (propriamente L'infanzia negata dei celestini) non sarà la solita che presento ogni anno dal 2004, pur così importante e difficile è stata ogni volta.

Prima di tutto perché si presenta insieme alla Mostra Parlante "Ti mando ai celestini", una specie di commistione visiva e parlata in cui oltre alla storia, spiego bene gli antefatti della narrazione che, ormai ben più di vent'anni fa, mi portarono alla scoperta di ciò che era completamente stato rimosso dalla città, a tal punto che allora era difficilissimo trovare un celestino disposto a parlare, anzi che dico, ad ammettere di esserlo stato. Tutti se ne vergognavano.

Il primo, a livello pubblico, è stato il pittore Marcello Meucci, il celestino che mi è stato più vicino e che mi ha difeso dai tanti attacchi che a vario modo ho ricevuto in questi anni, anche durante gli spettacoli, diverse volte interrotti da polemiche e proteste. La sua opera è stata profondamente segnata da quella vicenda.

Ora però, nella prossima prossima replica dirò anche altre cose, riflessioni che sono nate in questi vent'anni di studio e conoscenza, e che solo ultimamente ho compreso appieno (anche devo dire dopo il dramma di Felino, Fughe e vita di celestino), che mi hanno portato ad altri studi e approfondimenti, e che riguardano:

- il perché il Rifugio Maria Vergine Assunta in Cielo fondato da Padre Leonardo nacque e si sviluppò proprio a Prato;

- il ruolo dei genitori che consegnavano i propri figli al Rifugio, che notoriamente non era un mero orfanotrofio;

- le connivenze politiche trasversali occulte, oltreché quelle economiche già rilevate;

- le caratteristiche concentrazionarie e il ruolo della memoria e della vergogna, allo stile di Levi. 

Insomma, sarà qualcosa di diverso, una vera e propria replica di vent'anni.

Proprio perché ho tante cose da dirvi e nuove, inizio lo spettacolo alle 20,45 di sabato 21 dicembre alla Baracca.


(Nella foto I celestini al Magnolfi, alcuni anni fa, credo 2014).


domenica 15 dicembre 2024

Su La Tessera verde



Ringrazio per gli apprezzamenti di ieri sera alla replica de La Tessera Verde, in particolare ora Laura per la lettera che mi manda stamani:

"Rifaccia assolutamente una replica di questo spettacolo, una terza.  L'opera è, a prescindere dal significato politico, bella in sé, poetica come è stato detto e può non esservi legata. Così possono apprezzarla altri: si parla del rapporto madre-figlia; del trattamento delle persone anziane. E' un'opera di contenuto sociale, ma tutto svolto poeticamente, e belle belle le canzoni. Brava. Sono stata molto contenta di essere tornata alla Baracca dopo molto tempo."

Quello che mi scrive Laura mi è stato detto con forza anche da altri (Erica l'ha definita una "commedia edificante"),  e chissà che non la ripresenti alla Baracca, magari a primavera 2025. 

venerdì 13 dicembre 2024

La Tessera Verde fa il bis


Ringrazio chi non si dimentica mai di dare notizie sull'attività della Baracca.

Non mancate domani La Tessera Verde, che non potrete vedere altrove e di cui non ci sarà altra replica, sicuramente non in questa stagione teatrale.

E anche vi ricordo il ritorno, tutto speciale perché è il ventesimo anniversario del debutto dello spettacolo, de I celestini, che mescola la storia dell'Istituto con la Mostra Parlante. Il dramma Felino, che compone la trilogia, sarà rappresentato - si spera! - nel nuovo anno.

Grazie a tutti quelli che apprezzano i nostri sforzi.

Presto vi daremo notizia di quello che saranno i primi passi teatrali del 2025.


giovedì 12 dicembre 2024

Programma dicembre 2024 alla Baracca...in video

Fatto anche un video!

Qualche aggiornamento su dicembre 2024 alla Baracca

Qualche aggiornamento e curiosità sui prossimi appuntamenti al teatro La Baracca. 

Sabato 14 dicembre  ore 21,15

LA TESSERA VERDE Storie dal tempo in cui gli uomini erano costretti ad andare in giro con la tessera verde. Uno spettacolo censurato ancor prima di essere visto, anzi quelli che lo hanno censurato non lo vedranno mai, così come è accaduto con diversi spettacoli alla Baracca: tanto per fare qualche esempio, i Celestini, I concubini, Gaetanina Bresci...

Per approfondimenti si può leggere qui:

https://primaveradiprato.blogspot.com/2024/12/debutto-de-la-tessera-verde.html

 

 Per curiose assurdità, leggere qui: 


Sabato 21 dicembre ore 20,45

I CELESTINI: vent'anni di repliche e scoperte

di e con Maila Ermini
Racconterò ancora una volta la storia dell'orfanotrofio di Prato e, contestualmente,  gli spettatori potranno rivedere-riascoltare la Mostra Parlante "Ti mando ai celestini". Con qualche novità. 
Invece, il radiodramma a vista Felino, fughe e vita di celestino - che chiude la trilogia  - sarà riproposto successivamente in data che indicheremo presto.

In occasione del vent'anni dello spettacolo:

la terza edizione del libro L'infanzia negata dei celestini sarà venduta in promozione insieme al biglietto d'ingresso. Poche le copie rimaste. Ci sarà biglietto d'ingresso speciale anche per chi ha visto lo spettacolo omonimo o la Mostra Parlante "Ti mando ai celestini".


Per un delle tante recensioni in questi vent'anni di repliche, leggere qui:

https://gufetto.press/teatro/linfanzia-negata-dei-celestini-teatro-la-baracca-dalla-micro-alla-macro-storia/



Martedì 31 dicembre ore 21,30

Commedia di San Silvestro 2024

LA CERVELLIERA, Una commedia da matti


Quattro gagliardi personaggi alla ricerca dello gnègnero perduto.
“La cervelliera” è la storia di quattro ospiti di un hotel per pensionati benestanti, alla ricerca della propria identità. I quattro, o quattro alla seconda personaggi, si intersecano e tracciano uno stradario psicologico esilarante.

Seguirà un "veglione rustico", con cose buone da mangiare, secondo stile della Baracca eccetera.

Per il 31 dicembre la prevendita è obbligatoria. Prenotazioni entro il 23 dicembre.



 


martedì 10 dicembre 2024

Replica de La Tessera Verde

Sabato 14 dicembre ore 21,15 alla Baracca replico La Tessera Verde.


Mi stupisco di tante assenze

di quelli che c'erano

durante i giorni

della tessera verde

che ora sono scomparsi.

Che chiedevano 

che volevano fare

si volevano ribellare

quelli che volevano occupare 

e ora dove sono?

Come se nulla fosse stato.

Succede.

E' la vita.

Di quelli che invece la tessera verde 

la indossava o e si vantavano

e ora stanno silenziosi da una parte.

Come se nulla fosse stato.

Come se si vergognassero?

Di cosa?

Qui non è un tribunale.

Mi stupisco di altrettante presenze. 

Di quelli che mai più vedevamo

di quelli che urlavano contro

quando si camminava.

E ora sono qui.

Succede, è la vita.

Vivevamo divisi.

C'avevano divisi.

Io andavo per il mondo senza

facevo teatro senza

lavoravo senza

mi sentivo colpevole

ho disobbedito

ma non sono migliore

e non c'è nulla 

di cui vantarsi

quanta fatica

paura

e ora che tutto è passato

lo voglio raccontare

la polvere non la metto sotto il tappeto

come se nulla fosse stato.

mercoledì 4 dicembre 2024

Riassunto della mancata trasmissione di TVPRATO per la Baracca

Per chiudere la questione del servizio televisivo mancato, faccio un breve riassunto.

TVPRATO ha stabilito di fare una serie di trasmissioni sulle periferie di Prato.

Quella su Casale, almeno la prima mandata in onda qualche giorno fa, non mostrava nemmeno una immagine del Teatro La Baracca. Sì della via, ma non del teatro, che ci sta dal 1993.

Per questo avevo telefonato - piuttosto risentita alla redazione - e mi avevano spiegato che mi sbagliavo, che avrebbero girato per la Baracca un servizio specifico, e che sarebbero venuti a fare le riprese sabato 30 novembre per lo spettacolo (debutto de La tessera verde), con tanto di interviste al pubblico e riprese dello spettacolo.

E così è stato. Mai un servizio più libero era stato girato alla Baracca da una televisione, con un operatore davvero in gamba, che si mostrava gentile, e capace di mettere a suo agio il pubblico che veniva intervistato.

Addirittura ha ripreso qualche minuto del temutissimo spettacolo!

Noi abbiamo detto tutta la verità davanti alla telecamera, pensando certamente che sarebbe stato fatto qualche "taglietto", ma era un compromesso che avevamo messo nel conto, sappiamo bene come gira il mondo. In particolare per l'argomento trattato quella sera e perché il teatro La Baracca è notoriamente un teatro birichino.

Poi è andata come ho detto: non manderanno nulla in onda perché tutto il girato sarebbe stato cancellato per errore, e quindi mi hanno proposto di fare una nuova intervista a teatro vuoto, e io ho rifiutato. L'unica nuova intervista possibile riparatrice sarebbe stata il prossimo sabato 14 dicembre, nella replica che ci sarà de La Tessera Verde, ma mi hanno detto che non è possibile.

E quindi ciao ciao.

Amici, ci siamo rimasti male, per un attimo ci eravamo come illusi. 

Vi aspettiamo, dateci sostegno con la vostra presenza!

martedì 3 dicembre 2024

Ancora sul servizio TV cancellato

Ieri mi hanno proposto una nuova intervista. Ma quella di sabato scorso in teatro aveva un senso; era sì a me, ma anche collettiva, con le testimonianze degli spettatori che, a quanto mi hanno riferito, erano positive, di spettatori contenti di trovarsi alla Baracca a vedere quello spettacolo. E poi c'era anche Gianfelice e le persone di Casale, oltre che spettatori che venivano da Prato Pistoia e Firenze!, a dimostrazione che noi NON siamo isolati, che siamo riusciti, nel nostro piccolissimo, a creare, anche all'interno di una comunità a volte ostile come quella della periferia, un dialogo vero. Politico. Umano.

Io non so se questo documentario è andato veramente perduto come dicono, se è stato cancellato per errore. Per estrema imperizia. Ma una TV?

Ma sia: quello che veniva fuori, forse con stupore anche di chi faceva il servizio, era proprio questo, un dialogo, una partecipazione. 

E' questo che è andato perduto o che non si è voluto mandare in onda, nemmeno con un montaggio "stretto", perché in ogni momento traspariva questa positività.

Perché si tratta di un teatro che NON ha finanziamenti, non fa parte di circuiti (ahinoi!) che è piccolo, spesso deriso (è a Casale!), che ha subito lunghe ostilità, ma che ora non più,  che ha fatto spettacoli importanti, e proprio per Prato!, che fatica moltissimo ad andare avanti, ma va.

E non mi va di fare dichiarazioni da sola, di mostrarmi alla TV per farmi una pubblicità che non serve a niente. L'ho fatto tante volte. E a questo punto non so nemmeno se quello che andrei a dire sarebbe trasmesso, insomma col rischio di vedermi ancora una volta censurata. O peggio, resa, anche involontariamente, ridicola.

E poi avevo anche fatto registrare una parte dello spettacolo, certo l'argomento è difficile, lo so, ma rifare tutto a freddo, no davvero!

Per cui ringrazio chi vorrebbe in qualche modo recuperare, ma non lo fa il giorno della prossima replica de La Tessera Verde, il 14 dicembre.

lunedì 2 dicembre 2024

COMUNICATO IMPORTANTE - Servizio cancellato alla Baracca!

Il servizio fatto sabato scorso da TVPRATO alla Baracca - con tanto di interviste libere al pubblico e a noi attori e ripresa dello spettacolo LA TESSERA VERDE

E' ANDATO COMPLETAMENTE PERDUTO

è stato cancellato per sbaglio e quindi NON ANDRA' IN ONDA!

E nemmeno potranno replicarlo nella prossima data de La Tessera Verde, ossia sabato 14 dicembre, perché dovranno recarsi in altra periferia!

SIAMO SBIGOTTITI.

La Baracca piena di gente, c'era un clima bellissimo, lo spettacolo andato bene eccetera.

Cosa ne pensate? 


Pistoia in grande spolvero per il Natale 2024

Passando per caso a Pistoia, ieri sera...Accidenti, la piazza del Duomo di notte si trasforma per il Natale con architetture di luce molto suggestive e ben azzeccate...

E poi, per il centro, artisti di strada, musicisti di certo livello e prestigiatori.

Molto animata! Merita un passaggio.



domenica 1 dicembre 2024

Debutto de La Tessera Verde

La Tessera Verde torna sabato 14 dicembre  ore 21,15 alla Baracca.

Dopo il debutto c'è stato un lungo dibattito. Questi i commenti che gli spettatori hanno lasciato:


Grazie per aver voluto mettere in scena questo spettacolo. Grazie per il coraggio della proposta. Brava! (Iuri...).

Plauso al coraggio e all'onestà intellettuale. Peccato non aver saputo a tempo debito del "teatro carbonaro"! (Vitantonio L.)

Che ricordi e che emozioni, Maila! (Mila)

Ho apprezzato la luce riportata su questo argomento. Finalmente la verità! ("Intrecci").

A parte il valore politico dello spettacolo, la sua importanza in questo momento, e il tuo coraggio, voglio sottolinearne la bellezza, la delicatezza delle storie, del radio-dramma in sé, potente ed emozionante. E le canzoni! (Lucia).


P.S. Dimenticavo: ieri sera era presente TvPrato, che ha intervistato noi e gli spettatori, e credo che in settimana prossima manderanno in onda un servizio sul teatro.

mercoledì 27 novembre 2024

La tessera verde

 La tessera verde (Storie dal tempo in cui gli uomini erano costretti ad andare in giro con la tessera verde) è l'ultimo radiodramma a vista del 2024, dopo Carla Lonzi sono io! (debuttato in marzo e che ho appena riproposto), Felino, Fughe e vita di celestino (a maggio, e che tornerà nel 2025).

La tessera verde è composto da due atti unici che ho scritto durante il periodo della pandemia, che non ho mai messo in scena e che sono presentati insieme, senza soluzione di continuità, intervallati da musiche e canzoni.
Sono radiodrammi che si basano su fatti veramente accaduti, quasi un teatro-testimonianza.
I radiodrammi della Baracca si immaginano trasmessi proprio dal teatro, una specie di radio impossibile dove si ascoltano programmi che difficilmente si potrebbero ascoltare nelle radio di oggi, non perché proibite, ma perché impopolari, che trattano temi a volte difficili. Ma certo non senza comicità, o leggerezza, o ironia.
Quindi sul palco è proprio allestito un interno di una radio, e lo spettacolo ne ha l'andamento.
So che si sono celebrati i 100 anni dall'inizio delle trasmissioni radio in Italia, ma in realtà i radiodrammi a vista sono nati in questo anno per una pura coincidenza, non sapevo dell'anniversario, ma sono contenta che ogni tanto vado nella direzione "giusta".


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domenica 24 novembre 2024

Pinocchia in tourneé

 

 

Una foto di Pinocchia...in tournée! (E presto tornerà anche alla Baracca).

E qualche commentino del pubblico, non tutti, sennò mi chiedono come mai non li metto più, se faccio la preziosa, eccetera. (Prima mi dicevano che facevo la preziosa a metterli)...Macché. La verità è che ho poco tempo. Grazie, dove vado trovo un pubblico generoso e disponibile, che mi ripaga di fatica e ingiustizia che mi costa questo mestiere.

"Una Pinocchia stupenda! Bravissima e attuale, ci è piaciuto tanto!"/Lorenzo Lodovico (Grazie, Lorenzo, sì molto attuale).

"Era molto bello lo spettacolo, creativa, favolosa: ma come andrà a finire? Grazie."/ Lino Abu Ahmed. (Grazie, Lino. Come va a finire? Qui non te lo posso scrivere).

"Secondo me Collodi è contento". (Glielo chiedo. Ma altrove, assicuro, non lo sono affatto).

"Non sapevo che esistesse Pinocchia"/Sara Rinaldi. (L'ho tenuto nascosto per molto tempo, pensavo che sfigurasse).

"Ma dove l'hanno trovata, che di solito non ne azzeccano una? Bravissima."/Valerio. (Non lo so, m'hanno trovata loro).

"Intensissimo. Ha una voce bellissima"/Lucia Melandri (Grazie, Lucia!)

"Uno spettacolo adatto a grandi e piccini, meraviglia!"/Martina. (Sì, io pensavo più ai grandi, ma ho visto che i piccini erano tutti attaccati alla sedie e non hanno fatto una mossa. E dopo mi sono venuti a salutare...).

"La citazione non è mia e la ricordo un po' così: -Il teatro oggi è ovunque, eccetto che nel teatro. Il vero teatro è altrove. - Lei stasera era l'altrove." (Io so chi l'ha detta, ma purtroppo non posso sbilanciarmi perché godo già di una pessima reputazione. Grazie.).


mercoledì 20 novembre 2024

Gli Etruschi non finiscono mai

Fra l'Umbria e la Toscana hanno ritrovato altre tombe etrusche. Leggendo uno degli articoli che ne danno notizia, che copio sotto, è nata un'altra riflessione che riguarda questo popolo su cui sto seduta.

Come ho avuto modo di dire e spiegare, il mito degli Etruschi è infinito. Essi, diciamolo romanzescamente, furono cancellati dai Romani che avevano nutrito, ma pur non restando nulla della loro scrittura,  lasciarono sulle tombe le loro effigi, i loro ritratti, la loro essenza. L'immagine. Essi sono uno dei pochissimi popoli del passato che ci guarda, collettivamente perché senza nome, senza lettere o pochissime. E pure ci osserva il singolo, perché di ciascuno di loro c'è l'effigie, e noi lo guardiamo, senza sapere chi furono questi opulenti e senz'altro poco garbati, questi ricchi e crudeli, queste signore agghindatissime e letterate. Sensualissime, come sono tutte le letterate. Questi panciuti che pure scandalizzavano i greci non solo per la libertà di cui godevano le donne - di quante abbiamo il ritratto! -, ma anche per come trattavano "umanamente" (sic!) gli schiavi....

Per questo  modificherò il titolo del mio racconto teatrale - che riproporrò molto presto perché proprio in questi giorni ho fatto altre scoperte e riflessioni sul loro mito e che qui solo accenno- così: Gli Etruschi non parlano, gli Etruschi non esistono (ma non finiscono mai).

Sono uno dei popoli che, pur diversamente dai greci, ha inventato l'eternità. Tant'è che il profumo che hanno ritrovato in un sarcofago - come si legge in un articolo di oggi su Il Corriere -  emana ancora la sua essenza.

Profumieri, a voi!

 


domenica 17 novembre 2024

Novembre e dicembre 2024 Baracca

Dopo l'apprezzata replica dell' Intervista col fantasma, ecco che vi comunico il prossimo programma alla Baracca, fino alla fine di questo 2024.

Attenzione all'orario, che cambia per ogni spettacolo!


Sabato 30 novembre  ore 21,15

LA TESSERA VERDE

(con replica il 14 dicembre, ma da confermare).

Storie dal tempo in cui gli uomini erano costretti ad andare in giro con la tessera verde.






Sabato 21 dicembre ore 20,45

I CELESTINI: vent'anni di repliche e scoperte

di e con Maila Ermini
Racconterò ancora una volta la storia dell'orfanotrofio di Prato e, contestualmente,  gli spettatori potranno rivedere-riascoltare la Mostra Parlante "Ti mando ai celestini". Con qualche novità. Invece, il radiodramma a vista Felino, fughe e vita di celestino - che chiude la trilogia  - sarà riproposto successivamente in data che indicheremo presto.

 

Martedì 31 dicembre ore 21,30

Commedia di San Silvestro 2024

LA CERVELLIERA

Commedia da matti
Quattro gagliardi personaggi alla ricerca dello gnègnero perduto.
“La cervelliera” è la storia di quattro ospiti di un hotel per pensionati benestanti, alla ricerca della propria identità. I quattro, o quattro alla seconda personaggi, si intersecano e tracciano uno stradario psicologico esilarante.

Seguirà un "veglione rustico", con tante cose buone da mangiare, secondo stile della Baracca eccetera.

Per il 31 dicembre la prevendita è obbligatoria.

 




giovedì 14 novembre 2024

Grazie a chi non pregiudica

In tutti questi anni di lavoro qui in Toscana, io sono toscana, non sono mai stata chiamata a presentare un mio spettacolo nel circuito della Fondazione Toscana Spettacolo, né ho mai recitato nel teatro della mia città, il Metastasio.

Colpa del mio impegno "politico"?

Colpa del mio teatro non ruffiano?

Colpa del blog?

Questo ovviamente non accade altrove, fuori regione.

E pure c'è qualche assessore toscano che, in barba alla consuetudine "razzista" nei miei confronti, va a piazzarmi proprio in quei teatri da dove sono bandita.

Ringrazio chi sceglie con la propria testa, e non in base ai pregiudizi, ai diktat, alle congreghe, alle ruffianerie, ai "nomi" per fare cassetta, che non impoverisce la cultura o rende asservite le persone.



mercoledì 13 novembre 2024

Torna il Fantasma!


Il Direttore del Teatro ha intervistato il fantasma Asma Fant che, come sapete, infesta il Teatro.  Lui ha chiesto di replicare, e glielo abbiamo concesso, vista la brutta figura!, e infatti sabato prossimo (16 novembre) chi vorrà lo potrà o rivedere o vedere per la prima volta.

Il nostro obbiettivo è allontanarlo dal Teatro per sempre. E' un elemento destabilizzante. Un elemento contrastante. Perturbante. Un elemento non completamente materiale ed oggettivo. Numerico. Misurabile. Quantificabile. Un elemento poi che stona con tutte le rosate poltroncine o anche con le solidissime panche.  

Lo sappiamo, la sua storia è complessa. Proviamo pietà per lui. Per questo, per non essere troppo brutali, non essere troppo cattivi, avendo, almeno sulla carta bandito il Male, finalmente abbiamo trovato un ridere, (e di questo siamo grati al Comune e alla Provincia e...?) un rudere volevo dire (Asma Fant mi fa sbagliare!), in un pezzo di campagna che ancora resta, di una vecchia casa, e lo mandiamo là a fare le sue recite, a dire i suoi sproloqui, a compiere le sue giravolte con le nottole ed il vocabolario, e con gli altri fantasmi che lui sostiene che esistano e svoltolino a destra e a manca.

Prima dell'ultima recita in Teatro il Direttore ha voluto rapidamente parlare con lui, al fine di tranquillizzare il pubblico. E forse anche sé stesso.

Ecco il resoconto del colloquio.


- Buongiorno, signor Asma Fant. Sabato prossimo vuole ancora essere intervistato, non le è bastata una volta?

...No.

E cos'altro vuole dire?

...Sì.

Ripeto la domanda: cos'altro vuole dire? Il sindaco lo vorrebbe sapere.

...Tru...mm

-Come, vuol parlare di tru...

...mmpp...sss!

- Non si può.

- No?

- No! Le ho già dato il melone, voglio dire...il copione!, lo studi bene, non facciamo brutta figura come l'altra volta.

- Sì. L'Elly?

- Come sì?...L'Elly chi? Sono preoccupato.

 - Sì. 

- E certo che sì. Il Teatro ha già una brutta nomea, mi raccomando. E soprattutto, dopo questa intervista, basta, deve lasciare il Teatro... Per sempre!...Asma Fant: siamo intesi?... Dov'è andato? Ah, eccolo qua. Non è possibile continuare a infestare lo spazio, assolutamente no.  A fare questi stupidi scherzi, dire quello che sparla, accusare di questo quello e di quell'altro questo, eccetera: ora abbiamo capito che è colpa sua. Ma questa volta si rivelerà, dirà il suo nome? Dirà se è uomo o donna.

 - Sì. Rivelerò. 

- Cosa, rivelerà? Qui non c'è niente da rivelare che il suo nome, capito? E poi bisogna vedere, perché l'altra volta ha già detto cose che...Via, ci siamo intesi: già abbiamo i nostri guai. Maledizione. Un'altra intervista, l'ultima e poi telare, capito? 

C'è il Sindaco?

- Non gridi...Ma Lei è fissato col Sindaco! Non lo so se tornerà. Lui ha molte cose di cui occuparsi, ha altro da fare che dar credito a fantasma. Forse ci sarà il presidente...Dove va?

- Ciao, Asma Fant.

- Come...Io non sono io Asma Fant.

- Lei chi è, allora, Fant detto Asma?

- Porca l'oca, se ne vada! Ci vediamo sabato prossimo a teatro. Puntuale, eh! E si ricordi quello che mi ha promesso....! Non voglio altri guai, ne ho già abbastanza...



venerdì 8 novembre 2024

Sulla soglia della città

Permettete che io vi spieghi, in poche parole, cosa vi aspetta quando venite a vedere uno spettacolo alla Baracca.

Il teatro La Baracca si situa in una zona di soglia, una zona di confine anche geografico, ma soprattutto simbolicamente, come a stare in esilio.

Non è lo stesso, come poteva esser fino a qualche anno fa, del vivere e operare in periferia.

La periferia in realtà non esiste più, e quindi fare teatro in periferia, ha perso quel senso "alternativo" che poteva avere fino a vent'anni fa.

Un luogo ormai può essere periferico anche in pieno centro, e viceversa, si può trovare un luogo centralissimo in periferia. Come per esempio sono diventati i "centri" commerciali.

Da qui, da questo esilio, involontario peraltro, facciamo teatro, ma  in realtà, lo dico chiaramente e chi ci conosce lo sa, facciamo politica.

Cioè ci occupiamo della, delle città.  Ma, anche con i nostri spettacoli popolari, di quello che rimane, ben poco, anche della campagna, tentando di ripercorrere un senso e un mondo, e magari chissà reinventarlo.

Che impresa disperata.

Per questo, pur con fatica a volte confesso, apriamo un dopo teatro di dibattito, cosa che non troverete in nessun luogo di teatro ufficiale. 

Il dibattito è infatti pura politica. E se non lo facciamo, è capitato e capiterà, è perché valutiamo che un non dibattito sia più politico. Infatti anche il silenzio è una forma di commento.

Ma non ci vantiamo per questo. Non siamo affatto i migliori. E poi migliori di cosa, per cosa, ormai?

Ciò che avviene ed è avvenuto qui da noi, accade perché la politica non si fa più, pensieri e azioni sono evanescenti come i suoi personaggi, visibili tristemente sorridenti in gran parte soltanto in foto sui social; insomma sapete tutti di cosa parlo.

E' come se si fosse aperto uno spazio in cui noi ci siamo inseriti, nostro malgrado, uno spazio vuoto che era urgente riempire, in qualche modo significare.

E così, nel breve volgere di qualche anno, La Baracca si è ritrovata in esilio, e non per colpa o per espiare alcuna pena, non per fare i furbi o i ganzi del finto alternume, ma perché il piccolo spazio non ha saputo farsi travolgere dall'insensatezza della non politica, dell'economicismo, dal mercato e dalla tecnologia.

Già un'azione politica dei politici sarebbe quella, per esempio, di venire a vedere uno spettacolo da noi, ma tutti se ne guardano bene, perché sanno cosa facciamo. Politica.

E questo vale per tutti, quando ci chiedono: cosa possiamo fare per voi? Non c'è altro da fare che essere presenti, politicamente.

Ma venire da noi, anche se per poco tempo, è recarsi su una soglia.

E trovarsi non si sa quanti spettatori vicino, magari pochissimi tanto da sentirsi soli e imbarazzati, o magari invece è la sera confortante della piccola folla ma sempre si tratta di stare fisicamente vicini, a contatto col corpo degli altri in un piccolo spazio esiliato.

Chi ci frequenta tutte queste cose le sa già. Scrivo per chi verrà per la prima volta, e probabilmente si sentirà "fuori luogo". E davvero lo sarà.

Per questo non crediamo alle promesse della politica, perché l'unico modo per aiutarci e pro-gettare è appunto essere presenti; e non servono più nemmeno i finanziamenti - che già danno inutilmente ai teatri pubblici - , perché chi vuole aiutare deve fare politica, deve recarsi sulla soglia, andare se necessario, per qualche tempo almeno, in esilio. Non in periferia, dico in esilio. O chiamarci là dove esso si trova o si forma.


giovedì 7 novembre 2024

Carla Lonzi tabu


Torna, per la quinta e ultima volta alla Baracca, Carla Lonzi sono io!

La forma è quella di un radiodramma a vista.

Su Carla Lonzi persiste il tabu e, nei miei confronti, riprovazione.

Primo perché lei stessa ha contribuito a creare il tabu con la volontà nichilistica verso ogni forma spettacolo del sé nella società, con l'eccezione però proprio del teatro che, come sa chi l'ha un po' letta, diventa al contrario un possibile mezzo per ricerca dell'autenticità.

Infatti, come penso io, il teatro è inattuale, povero, fuori dai grandi numeri e dalle grandi comunicazioni, ed è questa la sua forza. In particolare il teatro La Baracca, che è un teatro autogestito e indipendente. Come lei pensava che avrebbe organizzato il suo di teatro. Anche per questo mi sento totalmente "autorizzata alla profanazione". Anzi, non lo è affatto.

Secondo perché per Carla Lonzi il femminismo non è tanto emancipazione sociale e politica, ma appunto ricerca di autenticità.  Il femminismo, dice Lonzi, è un mezzo non un fine.

Persiste nei suoi confronti cattiva coscienza, disagio per aver inteso il femminismo in modo diverso da come poi è stato "assunto" .  E come è oggi volgarmente spacciato.

Terzo perché, nonostante Lonzi sia stata marginalizzata, sembra che solo la casta delle detentrici del verbo ne possano parlare.  Chi non fa parte del "gruppo", insomma, taccia.

Ma proprio no.

C'è in questo atteggiamento una violenza come iconoclasta che certo non mi intimorisce. Né, come vorrebbe qualcuno, mi renderà fantasma.

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Sabato 9 novembre ore 21,15, Teatro La Baracca (Prato, via Virginia Frosini, 8). Per la prenotazione, obbligatoria, scrivere a teatrolabaracca@gmail.com.

Nella foto sopra, Carla Lonzi con Pietro Consagra e la sorella Marta Lonzi

lunedì 4 novembre 2024

Aggiornamento del programma di novembre '24 alla Baracca

Ricordo i prossimi appuntamenti alla Baracca:

 

Sabato 9 novembre, ore 21,15

CARLA LONZI SONO IO!

Radiodramma a vista sulla filosofa femminista fiorentina Carla Lonzi. Quinta "trasmissione".


Sabato 16 novembre, ore 21,15 

INTERVISTA COL FANTASMA

Comica intervista a un fantasma che, impossessatosi di un teatro durante la "lunga chiusura", non vuole più uscirne...


Sabato 30 novembre, ore 21,15

LA TESSERA VERDE

Una storia dal tempo in cui gli uomini erano costretti ad andare in giro con la tessera verde.

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Per prenotare potete telefonare al 3487046645  o scrivere una mail a teatrolabaracca@gmail.com.

No whatsapp.

 

 

 

Un altro video invito, per il 31 dicembre

Evidentemente mi sto esercitando. Abbiate pazienza. Comunque, se volete prenotare per La Cervelliera del 31 dicembre ore 21,30, c'è anco...