Non lontano dalla mia minuscola casina di montagna, La Miccina, dove mi rifugio sulla soglia del bosco, nasce l'Ombrone Pistoiese che, prima di trasformarsi in quel fetido, inquinato corso d'acqua che si osserva appena passato Pistoia, si offre lassù in tutta la sua potenza e bellezza. Quando tutto è silenzio, e salta il rospo e gira solo la volpe o il cervo, ecco che mi giunge il fremere dell'acqua di una delle sue polle.
sabato 30 marzo 2024
mercoledì 27 marzo 2024
Orto-Pereto del Teatro La Baracca in fiore
Nella foto l'Orto-Pereto del Teatro la Baracca in fiore. Ci stiamo
preparando per festeggiare l'estate.
Biglietto Primavera
Per il prossimo mese di aprile abbiamo deciso di presentare una offerta "Primavera" a chi verrà a vedere entrambi gli appuntamenti
del mese al Teatro La Baracca:
1 biglietto singolo: 24 euro per entrambi gli spettacoli invece di 30 euro.
2 biglietti, prenotati con anticipo: 45 euro per entrambi gli spettacoli invece di 50 (25 euro è già scontato per la coppia e quindi ecco perché lo sconto è minore rispetto al biglietto singolo).
Chi ha già visto uno dei due spettacoli e vuole tornare, il biglietto è 5 euro a persona e non valgono le altre offerte.
Per vedere i singoli spettacoli vale invece il costo di sempre. Per prenotare basta inviare un messaggio a teatrolabaracca@gmail.com. Attenzione agli orari di inizio.
Approfitto per rispondere qui ad alcune domande degli spettatori che riguardano gli spettacoli di aprile:
1. La terza edizione del libro L'infanzia negata dei celestini è disponibile solo al Teatro La Baracca.
2. Per la sua stessa caratteristica, La Mostra Parlante Ti mando ai celestini non è mai esattamente uguale alla precedente e per il prossimo appuntamento, sarà il quarto, sono previste alcune piccole novità. I cartelli esposti sono 35 (di più non entrano!); le registrazioni che vengono fatte ascoltare 2; i video 2, di cui uno d'epoca. Spero che questa volta gli spettatori ascolteranno anche la testimonianza di Fulvio Silvestrini, ma non ne sono sicura, perché lo spettacolo dura già molto.
3. Radio Lunatica - ricordo che lo spettacolo sulla Lonzi è un radiodramma- , ha "sede" solo al Teatro La Baracca, non esiste una emittente radiofonica che si chiami così, se non la mia appunto.
Buona Primavera a tutti!
lunedì 25 marzo 2024
Domandine e domandone ai candidati sindaci di Prato, elezioni 2024
Quindi abbiamo i candidati della città, che una volta si chiamava "laniera": Prato.
I candidati giurano che gireranno in lungo e in largo andando a confrontarsi con la gente, a conoscerla. In qualche caso anche a stanarla.
Ora, per ognuno di loro, se mai verranno a trovarmi al Teatro La Baracca, io avrò qualche domandina da porre. E le solite domandone.
Chiamo 'domandine' quelle che riguardano soprattutto i miei specifici interessi.
Intanto ne anticipo qualcuna.
Inizio con la candidata del PD, Ilaria Bugetti, perché la conosco da molto tempo, dai tempi in cui era sindaco di Cantagallo, e che è stata ed è ancora consigliera regionale, addirittura Presidente della II Commissione (che si occupa di Turismo e Commercio e Politiche del Lavoro, Sviluppo economico e rurale), e con cui ebbi modo di parlare non molto tempo fa delle problematiche di cui devo trattare di nuovo perché irrisolte, con qualche aggiunta per l'occasione:
-Com'è possibile che il sistema culturale regionale e specificatamente teatrale sia stato così distrutto e monopolizzato da circuiti gestiti dall'alto e asfissianti?
-Com'è possibile che la Fondazione Toscana Spettacolo abbia sempre considerato il lavoro del Teatro La Baracca come cacca, che non una nostra opera abbia circolato in regione in quel circuito? Sarà perché non siamo figli d'arte o raccomandati? O per altro? Siamo troppo vecchi? Ma un tempo non eravamo troppo giovani? Non siamo televisivi? Non siamo troppo vernacolari?
-Com'è possibile che il Teatro Metastasio non abbia mai ospitato un nostro lavoro: quello sui celestini, sui concubini e sui tanti altri personaggi e vicende della città, di cui siamo stati, teatralmente parlando, i pionieri, e che lei sicuramente conosce, almeno per sentito dire;
-A proposito di lavoro: come è possibile che si debba vivere, e come noi qualcun altro, perché ci chiamano da altre regioni, e la Regione Toscana ci voglia affamare? Ci consiglia di emigrare, nonostante l'età non più giovanissima?
-Se diventerà sindaco, intende cambiare l'atteggiamento di disprezzo finora dimostratoci da altri, alcuni del suo partito? Cercherà di smetterla con le calunnie, i pettegolezzi, le chiacchiere da "barre" e magari qualche volta, pur rarissima, si vorrà confrontare con il nostro lavoro, che pure lei in tempi lontani ha conosciuto?
- Quali pensa siano le nostre "colpe": un teatro troppo politico? Non essere stati politicamente compiacenti? Che il teatro non deve dire "certe cose"? Che siamo, anzi sono troppo autoreferenziali? Che il piccolissimo teatro è mio e non pubblico? Che non riceve finanziamenti pubblici? Che è un teatro povero?
- Intenderà riconoscere il nostro lavoro culturale sul territorio che dura da decenni ininterrotto e senza sostegno appunto, o dovremo prima crepare? In particolare la scrivente?
Seguiranno poi le solite domandone sul mancato parco archeologico e altrettanto mancato museo della famosa Gonfienti Città Etrusca e altro come le Cascine di Lorenzo; sul consumo di suolo, sull'inquinamento dilagante, sulla mancata mobilità alternativa, sull'aumento della Tari e non completo smaltimento rifiuti, sull'acqua pubblica, sull'economia cittadina come il nessun sostegno ai piccoli negozi e all'artigianato, in centro e periferia, men che meno all'agricoltura locale, eccetera, con magari qualche domandone finale anche sui rapporti con le massonerie: e una risposta in merito non ci starebbe male.
domenica 24 marzo 2024
La Festa della Poesia 2024, che non c'è stata
I motivi sono vari. Impegni fuori e a casa, insofferenza per certa banalizzazione che spesso portano certi incontri, che in alcuni casi diventano piccole fiere della vanità. Le consuete imitazioni. Inevitabile.
Chissà che non si riprenda la vecchia usanza.
Intanto, a celebrarla in absentia, voglio mettere una foto di Fulvio Silvestrini della Festa del 2016. Lui, naturalmente, interpretava la poesia a suo modo e quasi sempre ci portava un articolo tratto da un giornale, che della poesia parlava. O di qualche poeta.
Buona poesia a tutti.
giovedì 21 marzo 2024
Notizia sbagliata, sono stata io la prima candidata sindaco a Prato
Il Tirreno dà una notizia sbagliata.
Mi dispiace, ma sono stata io la prima candidata donna a Prato, non Ilaria Bugetti. Lo fui per una lista civica, e nel 2009.
Non è molto importante, lo so, ma tutte le volte esser cancellata perché "figlia di un dio minore" e non ho direttori o assessori che benedicano i miei spettacoli o le mostre o quello che faccio, eh no, non ci sto.
Viva la Storia, e in questo caso anche la Lonzi mi avrebbe dato ragione. Assolutamente.
Le foto sopra si riferiscono al mio comizio in Piazza Duomo (mi concessero la piazza grande per farmi sentire più piccola), comizio che, a proposito di Storia, fu particolarmente incentrato sul degrado, anzi abbandono, dell'area archeologica di Gonfienti. Come potete vedere nel video sotto.
Gonfienti: argomento del tutto assente dai programmi, per il momento. O forse sono proprio i programmi che mancano, sembrano più urgenti le poltrone.
Tranquilli, io non mi candiderò mai più.
(P.S. Ricordo che durante la campagna elettorale fui oggetto di calunnie, di sarcasmo, incluso utilizzarono i miei spettacoli per deridermi. In questo mio diario ho riportato tutto. Ancora oggi parlano tanto volentieri male di me, e fra questi ci sono alcuni che non conoscono né me né il mio lavoro. Di cui provano invidia o chissà timore. Ma non mi sono mai sentita una vittima, facciano pure).
martedì 19 marzo 2024
Niente nulla zero
Se c'era una cosa che babbo Loris non sopportava era la Festa del Papà. Non voleva che gli si augurasse nulla, non voleva regalini, ricordini, niente nulla zero.
Guai!
Non gli importava nulla nemmeno del suo compleanno.
E però devo dire che la gente di quel tempo e di quei luoghi, della Valdarno, non festeggiava i compleanni.
Di alcuni non si sapeva nemmeno quando erano nati.
E nemmeno si vantava che non gliene importasse nulla.
Non era un santo, santo era l'ultima cose che avrebbe voluto essere, ma gli piaceva stare fra la gente, con la gente, ridere, scherzare, inventare, creare.
Tanto per dirne una: per il matrimonio con mia madre fece lui le fedi. Naturalmente tutti si scandalizzarono, lei per prima.
Purtroppo furono rubate, e credo insieme al poco oro che mia madre teneva in casa, ma quelle non erano d'oro. Non so di che metallo, ma bellissime.
Loris è il primo a destra, con gli amici Aronne e Roberto.
lunedì 18 marzo 2024
Tante belle cose
Lievemente modificato rispetto al previsto, ma solo nelle date. Ospitiamo Massimo Smuraglia, si replica Carla Lonzi sono io! e finiamo aprile con la quarta replica de La Mostra Parlante Ti mando ai Celestini. Quante belle cose quest'anno alla Baracca.
Venerdì 22 e sabato 23 marzo ore 21,15
DIARIO Monologo teatrale per una donna
Testo di Ilaria Mavilla
Con Veronica Mele
Musica di Samuele-Luca Cecchi
Regia Massimo Smuraglia
Sabato 13 aprile ore 21,15
CARLA LONZI SONO IO!
Studio per un radiodramma
Di e con Maila Ermini
Sabato 20 aprile, ore 21
Mostra Parlante
TI MANDO AI CELESTINI
Di e con Maila Ermini
(Per i venti anni de L’INFANZIA NEGATA DEI CELESTINI).
domenica 17 marzo 2024
Carla Lonzi sono io!, il debutto e la prossima replica
Sono in partenza per una mini tournée e non ho molto tempo per scrivere su questo debutto di Carla Lonzi sono io!
Lascio parlare il pubblico.
Solo ho questa sensazione: come fu per i Celestini, anche questo spettacolo su Carla Lonzi stabilisce un cambio, anche se per il momento non so dire di che tipo o cosa, nel mio lavoro teatrale.
Carla Lonzi sono io! dovrebbe tornare... sabato 13 aprile.
Ringrazio il pubblico per avermi così bene espresso il suo apprezzamento e la sua gioia, che è la mia.
Anche per me, come ha scritto Claudia, queste serate sono state "un tuffo al cuore".
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"Abbiamo ascoltato Carla Lonzi come avrebbe parlato. Grazie. Emozionata". (Dafne).
"Ho sentito la voce dei Carla: il modo non aspettato e cercato e trovato. La bomba della tua ricerca di autenticità; la bomba che scardina l'ordine dato e l'autorizzazione ad essere sé grazie ad un'altra donna, almeno". (Lorella).
"Mi è piaciuto lo spettacolo molto particolare e originale. Carla Lonzi e la "Maila" Carla Lonzi: ho visto te soprattutto nella tua interpretazione di C.L, e mi ha incuriosita molto conoscere e approfondire poi questa personali femminile interessante e per certi aspetti controversa" (Sylva Batisti).
"Un tuffo nella vita e nel pensiero di Carla, e un tuffo al cuore. Grazie, ci autorizzi alla relazione". (Claudia).
"Una originalissima summa dell'opera di Carla Lonzi, presentata in un contesto insolito ma rispettoso del suo pensiero. Siamo state felicissime di essere venute a vedere il tuo spettacolo, non mi piace dire "bellissimo", ma questa volta ci azzecca, e io aggiungo anche molto poetico. Deliziose anche le canzoni". (Arianna).
sabato 16 marzo 2024
Stasera replico Carla Lonzi sono io!
Pochi spettacoli mi hanno dato così tanta gioia. Grazie a tutte tutti coloro che sono venuti e vengono da Firenze e da Pisa.
Poi vi dirò com'è andata eccetera. Tutti mi hanno chiesto se il testo: è mio, anche se totalmente aderente al pensiero di Carla.
(Sulla scia di lei pubblico una foto di al naturale senza trucco sul palco accanto al mixer - la scena si svolge in una radio, è un radioddramma- prima del debutto. Non è un autoscatto).
giovedì 14 marzo 2024
Lonzi proibita
Stamani.
Stamani una signora mi ha telefonato per prenotare per lo spettacolo sulla Lonzi e ha aggiunto ...: "Guardi, mio marito non è molto contento che venga a vedere il suo spettacolo; certo non me lo impedisce, ma preferirebbe di no...Son tutti discorsi di una femminista fanatica, ha detto. M'ha fatto venire voglia di diventare femminista. Alla mia età! Intanto prenoto".
Non vedo l'ora di conoscere la signora.
mercoledì 13 marzo 2024
martedì 12 marzo 2024
Ancora a proposito di Carla Lonzi sono io! (Anche la cancellazione è violenza)
Mi sono dimenticata di dire che Carla Lonzi si arrabbiava tantissimo contro i saccheggiatori delle idee altrui.
E denunciava coloro che la invidiavano. Tanti.
Ma coglierò l'occasione per rammentarlo a questo debutto di Carla Lonzi sono io!
E ora voglio scrivere un po' come avrebbe scritto lei, senza peli sulla lingua, senza girarci attorno. Con la certezza di dire trasparente. Senza paura di sembrare esagerata o egocentrica.
Dunque...credo che quello che debutta venerdì alla Baracca sia il primo spettacolo su Carla Lonzi a livello mondiale.
Se c'è un precedente è Non ci capiamo, del 2021, dove lei dialoga con Pasolini, e l'ho scritto io.
A teatro nessuno e niente mai finora.
Ma arriveranno presto, e faranno finta che alla Baracca non abbiamo fatto niente.
Anche se dovranno darsi un gran daffare, perché lei è ostica a certe pratiche commerciali...E soprattutto difficile da aggiustare in opera d'invenzione.
E comunque, proprio nel solco di Carla Lonzi, non permetterò di essere disconosciuta su questo argomento, come lei direbbe "taciuta"; come non lo permetto su altri, ancor di più perché, come ho avuto modo di dire qualche mese fa, La Baracca è un teatro archeologico (definizione originale mia del 2019), nel senso che, fra le altre cose, rispetta le radici e dice sempre a quale albero appartengono.
RICONOSCE l'apporto degli altri. Da chi prende il frutto quando lo mangia. Cosa che sembra non essere più in uso, anche perché l'ignoranza, non solo l'invidia, dilaga.
Infatti poche e pochi hanno letto Carla Lonzi, se non altro perché i suoi libri sono di difficile reperimento.
Carla Lonzi sarebbe felice di stare alla Baracca (che come teatro è molto vicino alla concezione della casa editrice da lei fondata), e denuncerebbe, come ha fatto, tutti coloro che maligni diventano proprietari delle idee e delle identità altrui.
"Anche la cancellazione è violenza".
https://primaveradiprato.blogspot.com/2019/02/il-mio-e-un-teatro-archeologico.html
Foto di Carla Lonzi scattata da Consagra all'Isola d'Elba, l'articolo è de La Nazione di oggi.
lunedì 11 marzo 2024
Su Carla Lonzi e Mostra Parlante
Carla Lonzi sono io!
Il radiodramma debutta venerdì 15 con replica sabato 16 marzo: mi è difficile descriverlo, e solo posso per sommi capi.
E' un'occasione per conoscere o approfondire l'irriducibile pensiero della femminista? Sì.
Ma c'è dell'altro. Ho scelto la forma del radiodramma sia per approfondirne la forma teatrale, sia perché Lonzi presenta problematiche che non si risolvono facilmente in una "rappresentazione celebrativa". E' vero, l'ho già rappresentata sulla scena, ma in dialogo con Pasolini. Il radiodramma è poi ideologicamente funzionale alla sua visione del mondo.
Ma c'è dell'altro ancora: è anche uno studio, e sulla radio e sull'ascolto, quindi presenta una sua forma speciale all'interno di un "contenitore" immaginato.
Sono fiera del mio lavoro, presente e passato, sulla Lonzi. Ho incontrato la sua opera diversi anni fa durante i miei studi filosofici.
Non tema chi è fedele a "Rivolta", che nei miei scritti scenici Carla si riduca a "figurina", lei non lo permette.
Ma nemmeno io permetto di essere censurata o criticata preventivamente.
Basta, non c'è molto altro da dire se non che mi sono divertita nel creare la scena radiofonica, suoni e rumori e altro che ascolterete.
Bisogna prenotare.
La Mostra Parlante "Ti mando ai celestini".
Per ora confermo solo una replica il 13 di aprile, ma con alcune novità, che dico qui parzialmente, anche perché si tratta di un work in progress e ci potrebbero essere cambiamenti o novità all'ultimo momento.
Come per esempio è stato il ritrovamento, nei giorni passati, della testimonianza di Fulvio Silvestrini sui celestini. E di cui non ricordavo l'esistenza.
O, se avessi modo, farei ascoltare altre voci di celestini (alcune testimonianze sono davvero rare), ne ho diverse. Mi piacerebbe mostrare anche un altro video. Certamente, come mi è stato richiesto, delineerò anche un breve raffronto, più approfondito di quello ragionato all'impronta nell'ultima replica, sui vari orfanotrofi di Prato e non solo. Anche per inserire meglio nel contesto l'emblematicità del caso dei celestini.
Anche per questo racconterò altri piccoli dettagli sulla questione politica ed economica, e anche riferimenti più precisi su come nacque, ormai più di vent'anni fa, il mio racconto teatrale. Di come e chi si oppose a che ne ricostruissi la storia dello scandalo. Anche questo è molto importante da far capire, perché ora invece la situazione è capovolta. Ma solo grazie al mio lavoro ventennale, che non può essere cancellato con un colpo di spugna.
La Mostra purtroppo è a pagamento. Ho tentato di farmi sovvenzionare, ma non c'è modo. Ho tentato di presentarlo anche altrove in città, ma dovrei sempre farvi pagare il biglietto.
Come allora, ancora oggi. C'è sempre un no per me e il mio lavoro.
Il costo dei 35 pannelli, tanti sono e potrebbero essere diversi di più, e del lavoro di recupero del materiale (pensate, il primo documento raccolto risale al 1996) è stato oneroso. I biglietti servono solo a recuperare le spese vive; non considero il mio lavoro, che è praticamente stato, come sempre per certi lavori non commerciali, e in specifico i celestini, solo equiparabile a un "rimborso spese".
Ricordo che, come per la seconda edizione del libro L'infanzia negata dei Celestini, anche la terza, che contiene i documenti affidatimi dal maestro Manetti, ho pubblicato a dicembre passato a mie spese.
Infine, non voglio ancora dare una data dello scenodramma Felino, (Fughe e vita di celestino), perché anche in questo caso si tratta di uno studio eccetera.
(Foto sopra: Carla Lonzi da giovane; qui sotto la copertina della prima edizione de "L'infanzia negata dei celestini", 2006, con copertina disegnata da Emiliano Corrado.domenica 10 marzo 2024
Prossimo programma alla Baracca (marzo-aprile 2024): rigorosamente senza.
Venerdì 15 e sabato 16 marzo ore 21,15
CARLA LONZI SONO IO!
Studio per un radiodramma
Di e con Maila Ermini
Venerdì 22 e sabato 23 marzo ore 21,15
DIARIO Monologo teatrale per una donna
Testo di Ilaria Mavilla
Con Veronica Mele
Musica di Samuele-Luca Cecchi
Regia Massimo Smuraglia
Sabato 13 aprile ore 21,15
CARLA LONZI SONO IO!
Studio per un radiodramma
Di e con Maila Ermini
Sabato 20 aprile, ore 21
Mostra Parlante
TI MANDO AI CELESTINI
Di e con Maila Ermini
(Per i venti anni de L’INFANZIA NEGATA DEI CELESTINI).
-rigorosamente, dopo vent'anni, senza la presenza di assessori-
sabato 9 marzo 2024
mercoledì 6 marzo 2024
Sedute
Condivido una foto delle "sedute" alla Baracca per la Mostra Parlante, dove i visitatori ~ spettatori sono stati messi a sedere sul palco.
La Mostra Parlante "Ti mando ai celestini" torna in aprile.
Ora il teatro ha ripreso il suo aspetto interno "normale": fino a un certo punto però, perché il prossimo ospite del teatro è Carla Lonzi. (Oggi tra l'altro è il suo "dies natalis").
Riporto una frase di Heidegger: "L'uniformità politica dei futuri oppositori porta finalmente in luce la durezza della lotta che ci aspetta". ("Quaderni neri", in Riflessione XIV).
martedì 5 marzo 2024
CARLA LONZI SONO IO!
Venerdì 15 e sabato 16 marzo, ore 21,15 alla Baracca, mi cimenterò con un radiodramma CARLA LONZI SONO IO!
La scelta del radiodramma è senza dubbio stata condizionata dalla stessa Lonzi, dalla sua teorizzazione per l'ascolto e il dialogo, per la stessa pratica dell'autocoscienza, nonostante io non abbia avuto paura di metterla visivamente in scena a dialogo con Pasolini in "Non ci capiamo" già tre anni fa, ma in particolare è frutto, oltre che di una mia ricerca stilistica, del mio ormai lungo frequentare i suo scritti.
Chi era Lonzi? Attivista, saggista, critica d'arte ed editrice italiana, teorica dell’autocoscienza e del femminismo?
Io voglio definirla provocatrice di pensiero, di riflessioni, di dialogo, di confronto...soprattutto di scontro. Di rivolta!
Non posso svelare il radiodramma se non scendendo in una banalizzazione che a lei non sarebbe congeniale: dire che qui la Lonzi parla di sé, come in effetti fa, con accompagnamento musicale scritto specificatamente eccetera, è assolutamente riduttivo e non dà l'idea di quello che gli spettatori ascolteranno e vedranno con l'immaginazione.
Come sanno coloro che qui mi leggono sono stata "attaccata" per aver solo annunciato il dramma, perché Lonzi sarebbe come una icona intangibile e ineffabile, che avrebbe già detto e scritto, lei è contro l' "opera", e quindi non si può rappresentare.Non mi faccio intimorire da attacchi pretestuosi che celano forse invidia rabbia? forse si vuole non far sapere?, e nel solco della Lonzi mi rivolto, e non obbedisco alle tentate censure, ai non lo fare! e invito tutti ad ascoltare, per conoscere e capire oltre che per il piacere di farlo, CARLA LONZI SONO IO!
Il testo è, al solito, autoprodotto. E anche questo, come lo stesso teatro La Baracca, è nel solco di Rivolta.
Si può già prenotare scrivendo a teatrolabaracca@gmail.com oppure telefonando al 3487046645.
domenica 3 marzo 2024
Ad aprile torna La Mostra Parlante Ti mando ai celestini
Ora tournée e poi il 15 e 16 marzo ci sarà Carla Lonzi sono io alla Baracca.
La Mostra Parlante "Ti mando ai celestini" tornerà ad aprile con qualche aggiornamento.
Presto pubblicherò il programma dettagliato dei prossimi appuntamenti alla Baracca.
venerdì 1 marzo 2024
Mostra Parlante: un altro documento ritrovato sui celestini
Non so se Maria Montessori o Virginia Frosini (le vie che abbracciano il teatro la Baracca) mi mandano un documento molto significativo sull'analisi clinica che fu fatta da alcuni psicologi sui celestini nel 1963 che cercavo da diversi anni.
Questo, come tanti altri documenti che erano allegati al Libro Bianco, furono fatti sparire.
E si capisce perché!
Anche questo importante tassello sull'istituto sarà presentato alla Mostra Parlante. "Ti mando ai celestini".
Ho ricevuto anche altre piccole ma significative informazioni su Padre Leonardo, sulla cui misteriosa, cupa figura - sospeso a divinis e disconosciuto anche dallo stesso ordine a cui apparteneva - sto lavorando a margine di questa mostra (ma non c'è uno storico coraggioso da queste parti?) e che entra in modo significativo nello scenodramma che ho scritto sui celestini, Felino.
Felino Grasi o Grassi, è veramente esistito, questo era il suo nome, ed è stato un celestino campione di fuga. L'ho cercato per molto tempo. Dato che al Rifugio non c'era un registro dei bambini, la sua presenza è come un ombra, lo menzionano soltanto alcune brevissime cronache.
Ho tardato a metterlo in scena, per rispetto a lui e al suo desiderio di libertà, oltre che per i miei soliti impegni, ma dopo più di vent'anni (ho cominciato a occuparmi dei celestini nel 1995) è giunta l'ora. E però in modo molto particolare! Di lui ho inventato tutto, ma rispettando il motto "non c'è niente di più vero delle cose inventate". Soprattutto quando il vero è ben conosciuto. Dirò presto quando e come lo potrete vedere.
Ma ora tocca alla Mostra Parlante "Ti mando ai celestini", di cui domani, sabato 2 marzo ore 21 puntuale, va la terza replica.
Un invito per i 20 anni dei Celestini
Per stasera, 21 dicembre, ore 20,45 alla Baracca.
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Signor Ministro, io non so per quale arcano motivo Lei sia diventato ministro della Cultura, ma tant'è. In virtù di ques...
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Non era per nulla scontato che all'incontro ci fossero tutti i candidati (eccetto Rubino) e, soprattutto, così tanta gente. Troppa p...