Mi sono dimenticata di dire che Carla Lonzi si arrabbiava tantissimo contro i saccheggiatori delle idee altrui.
E denunciava coloro che la invidiavano. Tanti.
Ma coglierò l'occasione per rammentarlo a questo debutto di Carla Lonzi sono io!
E ora voglio scrivere un po' come avrebbe scritto lei, senza peli sulla lingua, senza girarci attorno. Con la certezza di dire trasparente. Senza paura di sembrare esagerata o egocentrica.
Dunque...credo che quello che debutta venerdì alla Baracca sia il primo spettacolo su Carla Lonzi a livello mondiale.
Se c'è un precedente è Non ci capiamo, del 2021, dove lei dialoga con Pasolini, e l'ho scritto io.
A teatro nessuno e niente mai finora.
Ma arriveranno presto, e faranno finta che alla Baracca non abbiamo fatto niente.
Anche se dovranno darsi un gran daffare, perché lei è ostica a certe pratiche commerciali...E soprattutto difficile da aggiustare in opera d'invenzione.
E comunque, proprio nel solco di Carla Lonzi, non permetterò di essere disconosciuta su questo argomento, come lei direbbe "taciuta"; come non lo permetto su altri, ancor di più perché, come ho avuto modo di dire qualche mese fa, La Baracca è un teatro archeologico (definizione originale mia del 2019), nel senso che, fra le altre cose, rispetta le radici e dice sempre a quale albero appartengono.
RICONOSCE l'apporto degli altri. Da chi prende il frutto quando lo mangia. Cosa che sembra non essere più in uso, anche perché l'ignoranza, non solo l'invidia, dilaga.
Infatti poche e pochi hanno letto Carla Lonzi, se non altro perché i suoi libri sono di difficile reperimento.
Carla Lonzi sarebbe felice di stare alla Baracca (che come teatro è molto vicino alla concezione della casa editrice da lei fondata), e denuncerebbe, come ha fatto, tutti coloro che maligni diventano proprietari delle idee e delle identità altrui.
"Anche la cancellazione è violenza".
https://primaveradiprato.blogspot.com/2019/02/il-mio-e-un-teatro-archeologico.html
Foto di Carla Lonzi scattata da Consagra all'Isola d'Elba, l'articolo è de La Nazione di oggi.
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