giovedì 13 agosto 2009

La riposta di Lord (Mayor) Cenni

La risposta del Sindaco, come al solito morbida e 'smussata', tuttavia non va alla questione e non pone in evidenza che le richieste che ho avanzato sono assolutamente di facile e rapida realizzazione, non necessitano di budget, ma solo di buon senso, visto che si tratta di uno stato di emergenza che si protrae da molto tempo, e per cui non è necessario fare, organizzare riunioni con altri sindaci.
Piccolissimi interventi che tuttavia darebbero già la direzione del cambiamento, che al momento è solo a parole. Vetrina.
Maila Ermini
P.S. Piuttosto consiglierei un incontro con la Soprindendenza, il grande convitato di pietra di questa vicenda, che da tragedia rischia di diventare farsa.
Sabato 8 agosto 2009, articolo tratto da Metropoli

Gonfienti messo in sicurezza a settembre
Il sindaco di Prato promette: «Sarà uno dei primi atti che faremo. E con Campi va avviato un grande progetto condiviso»

di STEFANO BANDINELLI
Gonfienti è solo il primo passo verso il Parco della Piana. Di questo è convinto il sindaco di Prato, Roberto Cenni, che risponde tramite il nostro giornale alla lettera aperta di Maila Ermini (di cui abbiamo dato notizia due giorni fa, la trovate pubblicata su http://www.metropoliweb/. it) e allo stesso tempo invita il Comune di Campi a un piano condiviso per lo sviluppo dell’area etrusca e dell’interporto. Ma torniamo alla lettera aperta della portavoce dell’associazione Primavera di Prato; dopo l’ultimo evento su Gonfienti svoltosi senza la presenza di esponenti dell’amministrazione, la Ermini ha fatto quattro richieste al neo sindaco: primo, l’immediata messa in sicurezza degli scavi archeologici, ormai in condizioni disperate, con l’ausilio delle associazioni archeologiche presenti sul territorio; secondo,unincontro pubblico dove il sindaco spieghi quali sarannole strategie future edi essere costantemente informati di quanto accade al riguardo; terzo, chela Società Interporto tolga la scritta che campeggia di “proprietà privata” sul cancello in prossimità degli scavi; quarto, che in prossimità della zona archeologica vengano allestiti cartelli che indichino al cittadino la zona della città etrusca. La risposta di Cenni è serena: «Capisco l’impegno e la passione che Maila Ermini mette nel suo atteggiamento (sic!)- esordisce - e capisco anche che vorrebbe una soluzione rapida; però dopo appena 40 giorni dall’elezione dare già tutte le risposte non è possibile. Queste situazioni, infatti, si risolvono in tempi medi e non in tempi brevissimi in quanto c’è bisogno di definire prima un piano di lavoro e poi si passa all'attuazione; attualmente sto cercando le convergenze fondamentali, a settembre abbiamo in agenda di affrontare concretamente l’argomento».
Ma lei come la vede?
«Ribadisco che sono assolutamente deciso a valorizzare l’area archeologica di Gonfienti. Segnalo, tra l’altro, che i terreni sono stati già vincolati dalla Soprintendenza».
Per le quattro richieste della signora Ermini, cosa si può fare?
«Sulla messa in sicurezza dell’area non c’è dubbio che sia un’esigenza, ma va decisa in funzione degli obiettivi; in ogni caso subito dopo l’8 settembre questo sarà uno dei primi atti della mia giunta. Per quanto riguarda il futuro, è necessario allargare la discussione anche al Comune di Campi Bisenzio sul cui territorio cadono
parte dei terreni. E la stessa cosa vale per l’Interporto.
Personalmente credo comunque che la zona archeologica sia un gioiello della nostra città e che si possa fare una gran bel lavoro; ci vorrà un po’ di tempo, ma una volta trovate le necessarie convergenze, potremo davvero cercare di realizzare unacosa eccezionale. E’ un’occasione che non vogliamo assolutamente sprecare per dare un’identità positiva in più a Prato».
Parlava del coinvolgimento di Campi Bisenzio, il sindaco Chini ha molto a cuore il progetto del Parco della Piana.
«E’ per questo che dobbiamo trovare un punto d’incontro. Il Parco della Piana, tra l’altro, comprenderà anche un’altra realtà unica e preziosa del nostro comune: le Cascine di Tavola. Lì presenteremo a breve, insieme al vicesindaco Goffredo Borchi, un progetto avanzata su una tesi di laurea davvero indovinata sulle cui basi vorremmo elaborare un sistema per riqualificare il parco. L’area, lo ricordo, è su terreni del Comune con l’esclusione della fattoria che è off limits per le indagini in corso e la cui situazione è preoccupante.Ma intanto pensiamo a recuperare la parte di nostra competenzae se a questo abbineremo un progetto di qualità per Gonfienti, allora avremo davvero fatto un grande passo per dare ai cittadini spazi verdi godibili e ricchi di storia».

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