Stasera inizia a Prato “Sapori d’Italia – Le regioni a tavola tra musica e poesia”, una performance fra arte culinaria, poesia e canzoni.
Leggo che è stata fatta una divisione regionale dei poeti, una specie di menu poetico, secondo il quale Caproni è stato inserito fra quelli liguri.
Visto che si vuole 'dividere' poeticamente l'Italia come per le cucine regionali...allora esprimo le mie perplessità.
Ora Caproni è stato in qualche modo anche poeta ligure, perché da ragazzo studiò a Genova.
Ma allora sarà anche di diritto poeta romano, perché a Roma lavorò tanti anni e lì morì.
Macché.
Caproni è livornese, e non solo perché nato e vissuto a Livorno.
L’andamento poetico di Caproni è tutto toscano, il linguaggio, la semantica, la prosodia.
La limpidezza del verso.
La Liguria ha altri illustri rappresentanti.
Ma non Caproni.
"Anima mia, leggera
va’ a Livorno, ti prego.
E con la tua candela
Timida, di nottetempo
fa’ un giro; e, se n’hai il tempo,
perlustra e scruta, e scrivi
se per caso Anna Picchi
è ancora viva tra i vivi.
Proprio quest’oggi torno,
deluso, da Livorno.
Ma tu, tanto più netta
di me, la camicetta
ricorderai, e il rubino
di sangue, sul serpentino
d’oro che lei portava
sul petto, dove s’appannava.
Anima mia, sii brava
e va’ in cerca di lei.
Tu sai cosa darei
se la incontrassi per strada"
va’ a Livorno, ti prego.
E con la tua candela
Timida, di nottetempo
fa’ un giro; e, se n’hai il tempo,
perlustra e scruta, e scrivi
se per caso Anna Picchi
è ancora viva tra i vivi.
Proprio quest’oggi torno,
deluso, da Livorno.
Ma tu, tanto più netta
di me, la camicetta
ricorderai, e il rubino
di sangue, sul serpentino
d’oro che lei portava
sul petto, dove s’appannava.
Anima mia, sii brava
e va’ in cerca di lei.
Tu sai cosa darei
se la incontrassi per strada"
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