lunedì 11 luglio 2011

Una lettera a Controradio, emittente fiorentina

Spett.le Controradio,
stamani (n.d.r. domenica 10 luglio), durante un vostro servizio sugli eventi legati all’archeologia in Toscana, ho ascoltato con grande disappunto le parole della neo-eletta alla Presidenza della Fondazione Toscana Spettacolo Beatrice Magnolfi sugli spettacoli organizzati per Le notti dell’Archeologia dall’ente che lei presiede.
Si affermava che l’attività degli spettacoli de Le Notti della Archeologia mirassero alla valorizzazione del patrimonio archeologico attraverso spettacoli vari, valorizzando al contempo la nuova drammaturgia.
Nello spirito della vostra emittente di fare controinformazione ci tengo a precisare che dal 2008 il Teatro La Baracca di Prato – insieme con comitati, associazioni, singole persone e studiosi, combatte per la valorizzazione del sito archeologico di Gonfienti a Prato (la cosiddetta Città Etrusca sul Bisenzio) con la messa in scena di “Laris Pulenas”. Il dramma, originale, è stato rappresentato con successo e con recensioni favorevolissime, e presentato all’attenzione della FTS, ma da questa scientemente e costantemente ignorato in un’azione di censura senza precedenti, proprio a causa di questa battaglia e della nostra presa di posizione.
A discolpa della neoeletta Presidente e a onor del vero, c’è da dire che il programma di quest’anno per Le notti dell’archeologia organizzato dalla Fondazione Toscana Spettacolo era certamente già stilato prima della sua elezione.
Il sito archeologico soffre di abbandono da parte di tutte le autorità, perché in grave conflitto di interessi con l’Interporto della Toscana Centrale, i cui capannoni di svariate centinaia di migliaia di metri cubi, peraltro vuoti e sottoutilizzati come tutto l’Interporto nella sua funzione primaria – che è stato costruito come la TAV al principale scopo di incassare i ricchi finanziamenti europei - , questi capannoni dico hanno seppellito senza pietà e lungimiranza gran parte della pregiatissima e unica al mondo area antica.
In un’ottica di sistema, la Fondazione Toscana Spettacolo si è guardata bene dall’accogliere, proporre e valorizzare un’opera originale, e come ho scritto molto apprezzata e dal pubblico e dalla critica, come si può leggere sul sito dedicato www.larispulenas.it  e come altresì testimonia il libro Gonfienti storia di una battaglia scritto da Maila Ermini (edizioni Teatrinodilegno).
Per quanto detto, chiedo gentilmente  di essere intervistata da voi, a ripristinare il senso della verità che mi sembra molto offuscato dalle dichiarazioni di occasione della Presidente Magnolfi.

Le parole sulla volontà di valorizzare la conoscenza archeologica e museale della nostra Regione sono in contrasto con la realtà, e io vorrei testimoniarlo ai vostri ascoltatori per contribuire a una corretta e più completa informazione.

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