lunedì 25 luglio 2011

La Peris risponde. E anch'io.

La Presidente Peris, da vera padroncina, fa pubblicare la sua risposta al mio intervento sul sito Internet del Comune di Prato, fra i comunicati stampa, dove la sottoscritta non ha modo di veder pubblicata la sua replica.
E io rispondo qui e nei giornali che mi danno spazio.
Lo fa subito e per la seconda volta solo la redazione di Notizie di Prato, omettendo però il paragrafo finale.
E' totalmente riduttivo attribuire la mia polemica a un mancato coinvolgimento nel cartellone estivo, come potrebbe forse sembrare proprio senza le parole conclusive.
Qui naturalmente trascrivo l'articolo per intero. 

In merito alla risposta alla mia lettera di oggi della Presidente della Circoscrizione Sud, Luisa Peris, pubblicata sul quotidiano on-line “Notizie di Prato”.

La presidente Peris  afferma di non amare la mia vis polemica.
Ma qui si tratta di dati, non di vis polemica, dati che almeno in questi ultimi due anni dimostrano il contrario di quanto scritto dalla Peris.

Infatti, non mi risulta affatto che il Teatro La Baracca sia stato valorizzato, né tantomeno frequentato né conosciuto da nessuno dei rappresentanti della cultura della Circoscrizione Sud di questi ultimi due anni.

Ricordo che la Signora Peris venne a vedere un mio spettacolo a La Baracca nel 2004.
Poi io non abbiamo visto più nessuno, ripeto, se non due volte ci siamo incontrati, per accordi, con l’ex presidente della Commissione Cultura Gabriele Zampini. Ma si tratta di qualche anno fa.

Né la mia critica ha a che fare con introiti mancati, né va solo nello specifico di questa ultima programmazione estiva.
Tra l’altro, se la Presidente ricorda bene,  per quest’estate avevo proposto teatro a La Baracca a costo quasi zero, ma non ha risposto né se n’è interessata.
Abbiamo fatto una piccola stagione estiva con le sole nostre forze, molto frequentata, ma non abbiamo visto nessun amministratore, nessun politico locale!

Perché non lo dice questo e snocciola spettacoli che ‘mi ‘ avrebbe fatto fare?

Al riguardo dico solo che abbiamo lavorato a costi bassissimi e in condizioni non sempre favorevoli; ma non è certo questo il punto; il punto è che da un po’ di anni la Circoscrizione non considera il Teatro La Baracca come luogo fisico per gli spettacoli e tutti i posti, anche quelli meno praticabili, sembrano andar bene tranne quel teatro!

Non entro poi nel merito dei costi della cantante Armstrong, quanto nel segnale che questa chiamata dà, ossia che sembra scimmiottare la politica culturale del Centro-Destra, quella dei grandi nomi , degli eventi cittadini e delle conferenze stampa.

Insomma, se davvero si apprezza un artista, bisogna dimostrarlo e sostenerlo. Ci si incontra con lui, si dibatte e discute,  si programma insieme, ma anche no.

Tanto più se è un teatro, un luogo che, checché ne dica la Presidente, è volutamente ignorato.

Infine la Presidente non dice della triste fine della Bottega d’Arte Comune di Iolo, e di come arginare il fallimento della politica culturale decentrata di questi ultimi anni a Prato e che è sotto gli occhi di tutti.

Maila Ermini, Teatro La Baracca

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Buongiorno.
Le faccio notare che il Tirreno stamani ha pubblicato la notizia sulla querelle.
Come c'era da aspettarsi, non hanno voluto far capire che avevano capito benissimo il nodo della questione, che è tutto politico.
Ma non si rammarichi.
Il PD (e gli altri partiti uguale) è al tramonto e tutta questa gente che non fa altro che stare, a vari livelli, seduta sulla poltroncina, benché incapace, è destinata a lasciare presto.

Con stima.

Luigi Martini, Prato

Anonimo ha detto...

Ho letto la comunicazione della Peris sul sito del Comune: "Non meritiamo la vena polemica di Maila Ermini" o qualcosa del genere.

E noi cosa abbiamo fatto per meritarci la Peris?

Ciao,
Lucia Caprio

Anonimo ha detto...

Se andate a questo indirizzo http://www.vivastreet.it/mypage?user_id=10838716
vedete che l'offerta per Ella Armstrong è freschissima e si offre insieme a letti e altre robe.
Il vostro dubbio era più che lecito.

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