martedì 21 febbraio 2012

India: fine delle favole

Il caso diplomatico, grave direi, fra Italia e India in seguito alla morte dei pescatori indiani, uccisi non si sa bene ancora da chi, ma l’India accusa i marò italiani – marcano, se mai ce ne fosse bisogno, il segno della fine delle favole ‘internazionali’.

Sonia l’italiana che si sposa con il ‘principe’ indiano, il mondo internazionale, senza confini, dove l’incrocio delle razze è possibile, che si è sviluppato dopo la Seconda Guerra Mondiale e fino agli anni ’90 del Novecento, è definitivamente tramontato.

Quel clima a-statale, a-patrio, la favola dell’internazionalismo che anche l’ideologia socialista aveva contribuito a diffondere, non si respira più.

Ora è davvero un peccato che sia proprio l’India, il luogo mitico delle favole, dove quella favola si infrange drammaticamente. 

Interessi economici, inganni politici alla base di tutto.

Localismo, razzismo, intolleranza, ecco quello che ne viene fuori. E proprio nel tempo della tecnologia sconfinata, in tutti i sensi. Del merca-mondo.

Tutti alla ricerca delle radici, che sono – per tutti, ma proprio per tutti – ormai rosicchiate, anzi vendute (insieme a lingue e linguaggi), e per sempre.

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