Ho letto il decreto che dispone del sequestro dei beni della famiglia Cenni e Giovannelli per il fallimento della Sasch.
Complotto o no, la situazione è oggettivamente molto grave per il Sindaco Cenni, almeno dalla lettura delle 37 pagine del decreto.
Le accuse, ai vari amministratori e revisori, sono gravi:
continuazione di attività di impresa in situazione di capitale eroso;
violazione nella redazione dei criteri di bilancio;
finanziamenti a imprese in grossa perdita;
vendita non riscossa di immobili;
uso di fatture inesistenti per ottenere crediti dalle banche;
affitto dell'azienda senza garanzie;
e ancora...
omesso controllo da parte del collegio sindacale;
mancata rilevazione della perdita del capitale sociale;
non controllo delle controllate estere;
mancato controllo sulla fornitura di merce a credito in favore di clienti russi...
insomma, sono 37 pagine in cui si dettaglia tutta la situazione fallimentare della Sasch, la sua composizione in due holding (Go-Fin Spa e Gommatex) che controllavano tutte le società appartenenti al gruppo.
Sono riportate anche le dichiarazioni del testimoni.
Sarà veramente difficile per il Sindaco Cenni e la sua giunta resistere a questo tsunami.
Se avete tempo e voglia, potete leggere il tempo completo a questo indirizzo:
http://iltirreno.gelocal.it/prato/cronaca/2012/02/15/news/sasch-il-decreto-che-dispone-il-sequestro-dei-beni-1.3183967
Il sospetto più grave, per il Sindaco Cenni, almeno politicamente parlando, è che nel 2009, quando si è candidato sindaco, già fosse ben a conoscenza della situazione disastrosa della sua attività imprenditoriale.
Dalla lettura delle carte dei curatori fallimentari risulta insomma un colossale bluff finanziario.
Il sospetto più grave, per il Sindaco Cenni, almeno politicamente parlando, è che nel 2009, quando si è candidato sindaco, già fosse ben a conoscenza della situazione disastrosa della sua attività imprenditoriale.
Dalla lettura delle carte dei curatori fallimentari risulta insomma un colossale bluff finanziario.
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