giovedì 16 febbraio 2012

Nuove elezioni o commissariamento a Prato?

Ho letto il decreto che dispone del sequestro dei beni della famiglia Cenni e Giovannelli per il fallimento della Sasch.
Complotto o no, la situazione è oggettivamente molto grave per il Sindaco Cenni, almeno dalla lettura delle 37 pagine del decreto.
Le accuse, ai vari amministratori e revisori, sono gravi:
continuazione di attività di impresa in situazione di capitale eroso;
violazione nella redazione dei criteri di bilancio;
finanziamenti a imprese in grossa perdita;
vendita non riscossa di immobili;
uso di fatture inesistenti per ottenere crediti dalle banche;
affitto dell'azienda senza garanzie;
e ancora...
omesso controllo da parte del collegio sindacale;
mancata rilevazione della perdita del capitale sociale;
non controllo delle controllate estere;
mancato controllo sulla fornitura di merce a credito in favore di clienti russi...

insomma, sono 37 pagine in cui si dettaglia tutta la situazione fallimentare della Sasch, la sua composizione in due holding (Go-Fin Spa e Gommatex) che controllavano tutte le società appartenenti al gruppo.
Sono riportate anche le dichiarazioni del testimoni.

Sarà veramente difficile per il Sindaco Cenni e la sua giunta resistere a questo tsunami.
Se avete tempo e voglia, potete leggere il tempo completo a questo indirizzo:
http://iltirreno.gelocal.it/prato/cronaca/2012/02/15/news/sasch-il-decreto-che-dispone-il-sequestro-dei-beni-1.3183967

Il sospetto più grave, per il Sindaco Cenni, almeno politicamente parlando, è che nel 2009, quando si è candidato sindaco, già fosse ben a conoscenza della situazione disastrosa della sua attività imprenditoriale.
Dalla lettura delle carte dei curatori fallimentari risulta insomma un colossale bluff finanziario.

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