giovedì 16 febbraio 2012

La Bicirivoluzione o se preferite, la bici(e)voluzione


  1. Gli autoarticolati che entrano in un centro urbano devono, per legge, essere dotati di sensori, allarmi sonori che segnalino la svolta, specchi supplementari e barre di sicurezza che evitino ai ciclisti di finire sotto le ruote.
     
  2. I 500 incroci più pericolosi del paese devono essere individuati, ripensati e dotati di semafori preferenziali per i ciclisti e di specchi che permettano ai camionisti di vedere eventuali ciclisti presenti sul lato.
     
  3. Dovrà essere condotta un’indagine nazionale per determinare quante persone vanno in bicicletta in Italia e quanti ciclisti vengono uccisi o feriti.
     
  4. Il 2% del budget dell’Anas dovrà essere migliorata e la sicurezza dei ciclisti deve diventare una parte fondamentale dei test di guida.
     
  5. La formazione dei ciclisti e autisti deve essere migliorata e la sicurezza dei ciclisti deve diventare una parte fondamentale dei test di guida.
     
  6. 30 km/h deve essere il limite di velocità massima nelle aree residenziali sprovviste di piste ciclabili.
     
  7. I privati devono essere invitati a sponsorizzare la creazione di piste ciclabili e superstrade ciclabili prendendo ad esempio lo schema di noleggio bici londinese sponsorizzato dalla Barclays.
     
  8. Ogni città deve nominare un commissario alla ciclabilità per promuovere riforme.

    Ecco proposte, desunte dal Times, per salvare i ciclisti in Italia. Anche Primavera di Prato ne chiede l'adozione a Prato (che invece di pensare alle cose concrete e importanti, ora è costretta a occuparsi dei brutti affari del Sindaco!).
    Aderiamo alla Bicivoluzione!

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