mercoledì 22 febbraio 2012

Piccoli pieraccioni crescono

All’artista oggi si chiede di essere solo 'artista'.
Che significa? Essere insignificante, soprattutto non impegnato, che non commenti la realtà, che al massimo la rappresenti. Oppure impegnato come deve essere: criticare, che ne so, certi eventi, ma altri no; eccetera.
Il caso di Grillo in Italia è stato emblematico. O prima ancora di Dario Fo.
Ma attenzione: qui si tratta comunque di personaggi già conosciuti, e quindi il danno e l’ ‘esilio’ è sì dannoso, ma non determinante.
Ad altri invece non è permesso neanche questo, anzi.
Se l’artista si azzarda a commentare la realtà liberamente, è esiliato, è cancellato. Non esiste più.
Non riceve più finanziamenti, non può fare film – dico dei film perché hanno bisogno di soldi e il cineasta è sommamente schiavo di questo, che ormai si può dire che non esistono più cineasti 'liberi' – il pittore non può far girare i suoi quadri, il musicista costretto a suonare la stessa musica. Non si può creare.

Per aver scritto la lettera su Gonfienti due giorni fa, e che è su questo blog, già mi hanno punito.
E per aver criticato teatri e programmazioni, ah, ho una lunga sfilza di esili. Veri e propri maltrattamenti.
Spettacoli promessi che non mi hanno fatto fare, che non mi faranno mai fare.

Se penso ai giovani, mi viene tanta tristezza.
Se leggo che erano in folla ad ascoltare Leonardo Pieraccioni che faceva il ‘maestro’, sognando magari di diventare come lui, ‘artista’ famoso. Di fare i film che fa lui, totalmente insignificanti. Anzi, brutti. Però di essere importanti. E tutto questo organizzato al Liceo Copernico di Prato nell'ambito della settimana organizzata dai ragazzi (sic! cfr. in questo blog http://primaveradiprato.blogspot.com/2012/01/la-settimana-delle-pecore.html
La scuola insegna a essere pecora, il miraggio è la fama, il  prezzo la sottomissione.
Non si dovrebbero mandare i figli in scuole che mostrano la strada all’infelicità.

E si leggono anche piccoli giovani giornalisti e giornaliste che scrivono cose orrende per fare carriera in giornali di provincia, ma anche importanti.
Piccole giornaliste, piccoli giornalisti crescono.

Che tristezza questa giovinezza, che non si ribella, che non commenta, che plaude il potere.

Che artisti diventeranno mai questi, se è proibito essere diversi e pensare con la propria testa?
Essere diversi è tollerato - e non sempre - solo sessualmente. O fisicamente, e non sempre. Il razzismo è sempre dietro l'angolo.
Tuttavia nulla è meno tollerato del pensiero autonomo. Dell'individualità pensante. Della creatività. E la scuola sembra far di tutto per annullarla.
Piccoli pieraccioni crescono.

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