giovedì 5 luglio 2012

Avete occhi solo per voi

Forse non avete occhi, amministratori, presunti oppositori.
Dove state in realtà? Chi siete veramente?
Apparite sempre in gruppo, mai singoli. Mai 'sciolti'. Apparite alla città solo se siete sicuri di essere guardati, mentre voi non guardate nessuno, niente.
Apparite solo se c'è pubblico. Parlate se c'è pubblico.

Non  guardate la città, non la girate passo passo o in bici, non ne sentite il lezzo, non ne vedete gli enormi topi, le blatte, il lezzo del guano, l'acqua infestata del fiume, il misero traffico, non vedete l'incuria e ve ne state là, dove di quando in quando, anzi spesso convocate i giornalisti con il fotografo ( "I colleghi giornalisti sono invitati. Si prega di inviare un operatore tv ed un fotografo") per le vostre inutili 'parusie'.

La città  si spenge, demotivata e stanca, mentre voialtri pensate di riconquistare la città e il futuro.
Viene da piangere a vedervi.

Ogni giorno o quasi chiude un negozio. Una piccola attività.

E intanto, come da copione, esaltate il 'volontariato', l'integrazione, gli eventi; snocciolate sequestri  e compitini passati in bella copia annuciandoli nei vostri sgrammaticati comunicati stampa.

La città è sporca. Devalorizzata. I fontanelli pubblici sono disertati, se devo pagare anche lì molto meglio andare a comprare l'acqua confezionata in bottiglie di plastica, tanto chissenefrega della raccolta differenziata, chissenefrega se inquino un mondo che inquina me.

Anche in biblioteca si percepisce questo senso di abbandono, di stanca. I libri non sono nutriti del sudore delle mani. Le cicche persistono per terra davanti all'ingresso. 


Nessuno ride. Nessuno canticchia più.

Un crisi profonda, lacerante percorre le strade, le vie, gli angoli, i campi rimasti, l'acqua, l'aria e intanto voi amministratori, oppositori che fate? ,  chiamate 'i colleghi giornalisti', mentre pensate a come fare, a cosa dire, a organizzarvi per  restare a  galla nelle sabbie mobili del futuro.
Avete occhi solo per voi. Avete orecchi solo per voi.

E noi vi nutriamo, c'è questo accordo, noi vi nutriamo e sopportiamo le vostre debolezze, l'inconsistenza, le bugie che affastellate come carne di kebab, così che un giorno potremo nutrirci dando a voi colpa di tutti i misfatti, potremo mandarvi affanculo con la coscienza pulita, per poi chiamarne altri inutili e spietati come voi. 

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