Se si scorre il programma della festa provinciale del PD di Prato, appare come non mai ricca di dibattiti.
Il titolo è "Riprendiamoci la città e il futuro". Ce la faranno? Molti i temi affrontati, anche appetitosi come la rete ciclabile della Toscana, ma ne manca uno, importante: la cultura. L'anno passato c'era, quest'anno si salta. I protagonisti (sono chiamati gli 'intervenauti', perché sembrano i protagonisti di una saga alla Star Trek) sono gli stessi di sempre. Però notiamo non solo le assenze di Cenni, normale, ma anche del Gestri e del suo delfino stregato; della signora Magnolfi, sempre presente. I Margheriti, quelli colpiti dal siluro Lusi?
Appare come un buon segno, ma non ci facciamo illusioni.
Mancano i rappresentanti dei grandi enti culturali pratesi, come il MET o il PECCI, tutti all'ombra cenniana.
Mancano i temi importanti della cultura.
Ma, detto non tanto per inciso, tutta l'attività culturale pratese è in affanno, nonostante le conferenze stampa, le dichiarazioni, le 'giornalate' si sprechino.
Ma, detto non tanto per inciso, tutta l'attività culturale pratese è in affanno, nonostante le conferenze stampa, le dichiarazioni, le 'giornalate' si sprechino.
La stessa Pratestate, dicono le voci, quest'anno non piace, o non va.
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