Io sono fra coloro che non guarderà la finale della partita degli Europei di calcio .
Faccio parte di quell'Italia che non si identifica con la squadra, il calcio mi lascia profondamente indifferente, anzi che mi irrita, perché spesso quando ci sono incontri così 'importanti' devo modificare le date del mio lavoro.
Chi si sente come me, in queste giornate, in queste ore, si sente davvero 'straniero'.
Si sente un 'diverso', schiacciato da un conformismo assoluto, dove non si può fare altro, dove non si può essere 'altri'. Una dittatura del comportamento e del sentire.
I diversi vivono attimi di smarrimento, prima di prendere coscienza di un privilegio altrettanto assoluto del conformismo che li schiaccia, e vivono tempo e spazio in una prospettiva nuova, rarefatta e profonda, da iperrealismo magico.
Al Pereto della Baracca ci sono nuovi 'abitanti', oltre le numerose lucertole che hanno la casa sotto al teatro. Un bellissimo ramarro, vanitoso come un divo, che si lascia guardare a lungo; due cicale testarde che stanno sul pero grande, il cui frinire è in competizione con la voce degli attori, e le lucertole 'mignon', piccolissime e marroni, curiose. Nel pollaio da circa un mese c'è una nuova pollastra, Crestina, dal carattere delicato e mite, che contrasta con quello di Guenda, che l'ha beccata a lungo prima di accettarla nel covo a dormire.
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