mercoledì 29 agosto 2012

Perché vietare la fecondazione eterologa non è cristiano

Dopo la bocciatura della Legge 40 sulla fecondazione assistita da parte del tribunale di Strasburgo seguirà senz'altro la protesta dei vescovi e la supina accettazione di un forzato ricorso da parte di un governo supino ai voleri del Vaticano, ricorso che auspico venga bocciato da quel tribunale europeo.

L'ostinazione, anzi l'ossessione della Chiesa Cattolica contro la fecondazione eterologa, che quella legge contiene, è piena di contraddizioni proprio in seno alla fede cristiana stessa.

Io penso che vietare la fecondazione eterologa non sia cristiano e sia legato piuttosto a una concezione aristocratica, tribale della famiglia. La famiglia del sangue. La famiglia del seme.
Com'è la nostra.

Ma la famiglia che Cristo propone non è quella, bensì quella dell'amore e dell'accettazione dell'altro.

Invece questi nostri vescovi, capeggiati dall'intransigente Bagnasco, intonano salmi a proprio a quella famiglia che Cristo invitava ad abbandonare.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E intanto, senza decreto attuativo, la chiesa continuerà a non pagare l'imu anche per il 2013.

Dopo aver letto i 2 libri di Nuzzi sull'argomento, risulta abbastanza evidente che il 90% dell'operato dello Stato Vaticano è dovuto a motivazioni di natura economica a cui vengono subordinate anche l'etica e la morale cristiana.
Ferrante Lorri...

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