mercoledì 20 febbraio 2013

Chissà se Grillo dirà basta con i privilegi nella cultura

Bene, sembra che Grillo vincerà le elezioni. Almeno così lui pensa.
E allora, speriamo nel cambiamento che lui annuncia.
Intanto, a quello che dice, i teatri non saranno più finanziati. Lo disse a Pistoia, lo disse e io c'ero.
Magari  inizieranno a smantellare la circuitazione esistente, che non è 'giusta', o almeno, visto che la giustizia in questo mondo è difficile, correggeranno un po' questo andazzo che vige in tutta Italia, nessuna regione ne è esclusa, dove circuitano solo i graditi, eccetera.
Anche i circuiti regionali avranno un duro colpo: basta con  l'occupazione partitica; basta direttori artistici graditi a certi partiti e da loro messi. Basta allevare ruffiani. Basta con gli attori raccomandati dai fratelli e dalle sorelle e dagli zii. Basta con i musicisti divoni e i pittoroni eccetera. Così promette Grillo.
Basterà anche con i funzionari alla cultura inamovibili e indiscussi che da anni e anni gestiscono occultamente o meno la cultura locale per conto dei partiti.
Basterà anche ancora con le concessioni dall'alto: tutto quello che ci viene dato, e che è nostro,  sembra una concessione del re; ci riprenderemo tutto!
Che bello.
Finalmente ogni tanto, come altri, potremo mostrare il nostro lavoro nei teatri d'Italia senza strisciare come vermi...
Dunque, faranno questo, i parlamentari di Grillo? E poi, alle amministrative, magari vinceranno anche nel locale e allora, in due tre anni, sarà tutto cambiato? Magari avremo veramente la Citta Etrusca sul Bisenzio?
Intanto però non cambia nulla, e mentre altri percepiscono stipendi grazie al papà che portò e porta voti, che si sono sistemati come tarli nei teatri (volete sapere i nomi, vero? ah, ne conosco tanti, non solo in Toscana, ho tutta una lista italiana!), noi lottiamo ogni giorno per il nostro pane e la nostra dignità.
Il lavoro, proprio quello che VOI, signori della politica, ci avete sottratto e ogni giorno ci sottraete.

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