Di tutti i comitati, a Prato, è rimasto vivo e attivo solo quello del Soccorso, che ha presentato un esposto in Procura e all'autorità di vigilanza sugli appalti pubblici, di cui parlano oggi tutti i giornali, contro la realizzazione di due rampe per l'immissione nella Declassata nel tratto compreso fra via Roma e via Marx e fra via del Purgatorio e via Nenni, che sarebbero costruite in vista della realizzazione del progetto del viadotto - che Monti ha congelato - , impedendo di fatto la realizzazione di ogni alternativa al viadotto stesso.
Le procedure utilizzate dal Comune non sarebbero regolari.
Ora, alcuni candidati si sono subito messi al lavoro per mettere le mani su questo comitato e hanno dichiarato di sostenerli.
Lo strano è che mi ricordo di alcune cosette, che voglio qui rammentare:
quando stavano costruendo alcune altre brutture in città, come la Multisala, Fulvio Silvestrini fu lasciato praticamente solo;
quando stavano costruendo l'Inutile, ovvero l'Interporto della Toscana Centrale, che ora Rossi e compagnia vogliono valorizzare, dov'erano questi sostenitori del 'non costruiamo'?;
quando abbiamo presentato la denuncia contro il disastro dell'abbandono e distruzione della Gonfienti etrusca, nessuno ci ha sostenuto; anzi, la denuncia è rimasta lettera morta in Procura, sepolta da carte e messa nel dimenticatoio;
che tutti gli altri comitati sono praticamente morti, dopo essere stati utilizzati solo a fini elettorali, sepolti nel Pratopartecipa e Pratoincontra, svaniti dietro i fiumi di parole e promesse.
Questi tristi giochetti si ripeteranno presto con le prossime amministrative.
In questi anni, poi, nessuno ha veramente pensato a quanto fosse squallida quella strettoia al Soccorso, con tutte quelle fabbriche malconce addosso, frutto di una una Prato dove si è permesso di costruire di tutto, in nome di quel lavoro che tanto ora tutti cantano in coro.
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