E così si sa (ma si sapeva già!) quanto va al Museo Pecci dei nostri soldi - mentre la Regione ha appena messo una sua pedina nel consiglio di amministrazione- , al Museo del Tessuto (hai visto, tutti questi soldi e nemmeno uno per la maschera pratese fatta di stracci Pratopezza! hai voglia a chiedere e a proporre!), al Museo della Deportazione (direttrice, rispondi alle mie mail, non fare finta di nulla! ti ho proposto Cafiero Lucchesi per le manifestazioni del 6 settembre..).
Intanto, mentre questi partiti si fanno la guerra, tutto culturalmente langue, oltre che economicamente, la città è vuota e senza slancio.
Ancora e ancora soldi buttati, concentrati su enti che danno poco o niente alla città e ai cittadini, che anzi vengono esclusi se non fanno parte del giro dei partiti, enti che servono solo come divisione di potere eccetera eccetera. Tutto già detto e ridetto.
Questa ingiustizia, questo sperpero non può continuare.
Intanto, mentre questi partiti si fanno la guerra, tutto culturalmente langue, oltre che economicamente, la città è vuota e senza slancio.
Ancora e ancora soldi buttati, concentrati su enti che danno poco o niente alla città e ai cittadini, che anzi vengono esclusi se non fanno parte del giro dei partiti, enti che servono solo come divisione di potere eccetera eccetera. Tutto già detto e ridetto.
Questa ingiustizia, questo sperpero non può continuare.
(Comunicato stampa del Comune) Musei di rilevanza regionale, l’importanza del sostegno del
Comune. La Provincia dica ai cittadini cosa intende fare per la cultura
nel 2013
Il riconoscimento di "Museo di rilevanza regionale"
ottenuto a Prato dal Centro per l’Arte Contemporanea “Luigi Pecci”, dal Museo
del Tessuto, dalla Fondazione Museo della Deportazione e dal Museo di Scienze
Planetarie, rappresenta certamente un risultato importante. Così come è
importante farlo sapere ai cittadini.
Sono tuttavia necessarie alcune riflessioni. Questi musei - e
certamente i più noti e prestigiosi - sono sostenuti in massima parte dal
Comune di Prato, che ad esempio per il funzionamento ordinario del Centro Pecci
ha stanziato lo scorso anno circa 1,2 milioni di euro, contro gli zero euro
della Provincia. Va meglio per il Museo del Tessuto, dove il Comune ha
stanziato solo il doppio della Provincia: 160mila contro 75mila, senza contare
i circa 30mila euro investiti dal Comune per la mostra "Vintage.
L'irresistibile fascino del vissuto". Quanto al Museo della Deportazione
fino al 2010 il Comune ha investito 122mila euro l'anno e la Provincia zero.
Dal 2010 il Comune ha stanziato 102mila euro e la Provincia 20mila.
Tuttavia il vero problema è cosa la Provincia intenda fare per il
2013, visto l'annuncio fatto in più sedi di pesanti tagli in arrivo. La
situazione finanziaria degli enti locali è molto pesante, ma lo è per tutti. E
sono questi gli aspetti fondamentali che sarebbe importante venissero resi
pubblici prima ancora di fare feste che celebrano un riconoscimento regionale
il quale, in presenza di tagli sostanziali ai finanziamenti per la cultura da
parte della Provincia stessa, rischia di essere vano.
Resta il fatto che il Comune di Prato, impegnato in concreto a
sostenere economicamente e non solo queste importanti istituzioni culturali,
non è stato coinvolto dalla Provincia in questa sua esteriore iniziativa.
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