Giovedì 14 marzo prossimo ci sarà gran folla al consiglio comunale di
Prato, perché si discute della follia dell’ampliamento dell’aeroporto
di Firenze, che a Prato quasi nessuno vuole, perché andrebbe a impattare, così
si dice, sulla città.
Altroché. Altroché Parco della Piana.
I mestatori sono giù in azione, come lo furono
qualche anno fa prima delle elezioni del 2009, su temi importanti come l'inceneritore o Gonfienti etrusca (la dimenticata, ora non va più di moda e poi Nesi è andato a Roma, che volete?).
Ora i mestatori sono ancor più organizzati; ma, più o meno, sono gli
stessi.
E’ così facile raccogliere consensi su questo argomento! Chi vuole la pista parallela, a Prato?!
Sarò vigile e questa volta – non come è accaduto nel passato – non mi farò prendere per il
cullolo e denuncerò tutte le strumentazioni del caso dei vari pifferai di Pratelin e dintorni fiorenti.
Darò, nel mio piccolo, oltre a un contributo alla battaglia contro le varie mostruosità del Parco della Piana, anche filo da torcere a questi
mestatori, facciano o no parte dei partiti e dei non-partiti-partiti.
1 commento:
Incaponirsi nell'ampliamento di un aereoporto che , in ogni caso, non avrà mai il passo o il respiro di Pisa per ragioni fisiche ( il territorio attorno è quello che è, in buona parte cementificato da dissennate politiche urbanistiche, o , in rare oasi , ancora verde e a disposizione dei cittadini ) è pura follia.
Caro Rossi ( e caro Renzi, subito dopo ) se TUTTI i sindaci della piana di Firenze-Prato sono come minimo molto perplessi se non completamente contrari a questa ipotesi ( sindaci di tutti i colori, destra e sinistra ) CI SARA' UNA RAGIONE O NO!?!? La cifra enorme che serve per fare il raddoppio della pista dovrebbe essere spesa per : migliorare i collegamenti tra Firenze e Pisa ( la FI-PI-LI è disastrosa ) e tra Firenze e la Versilia ( doppio binario tra PiSTOIA E VIAREGGIO , sono anni che se ne parla ), e per finanziare il Parco della Piana, opera che si vagheggia da tempo immemore, salvo poi fare pochissimo in concreto per realizzarla!
Basta un pò di umiltà, per una volta riconoscere che questa scelta NON è condivisa e va contro ogni buon senso e contro la tutela del territorio.
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