Copio il comunicato pubblicato sul sito del Comune di Prato sulla questione del depuratore di Baciacavallo.
Il rappresentante del Movimento5 Stelle Meetup 134, Fausto Barosco - che si distingue nettamente dall'altro, Movimento 5 Stelle Prato 2 - alle elezioni del 2009 aveva appoggiato l'allora candidato Cenni, che era finito al ballottaggio, proprio perché contro l'ipotesi di un inceneritore alle Pantanelle; ora invece, e proprio in materia ambientalista, sembra opporglisi.
Le elezioni si avvicinano e anche le emissioni verbali si alzano.
Cenni dichiara che le emissioni di diossina del depuratore sono molto inferiori ai limiti di legge e invita i comitati a portare i dati che contrasterebbero quelli di Arpat e Asl.
Nel comunicato Barosco non è citato, ma è lui che pochi giorni fa ha dichiarato che Baciacavallo è come una piccola Ilva. Qualche anno fa lo stesso fa disse che Prato è, per la delinquenza, come il Bronx.
Visto che ci siamo, io suggerirei anche di fare qualche analisi alle acque putride del depuratore del Calice, zona Pantanelle. Proprio là dove c'è il Parco della Piana.
"AmbienteI dati di Arpat e Asl fugano gli allarmismi paventati da Medicina Democratica e Vas Onlus
"Baciacavallo, rilevamenti di diossina cento volte inferiori rispetto ai limiti di legge"
Il sindaco Roberto Cenni scrive ai due comitati chiedendo la metodologia con la quale hanno condotto i loro studi: "Disponibile ad approfondire le indagini ma sbagliato fare grancassa"
"I dati forniti da Arpat e ricavati dai dovuti rilevamenti nel quinquennio 2007-2012 segnalano un livello medio della presenza di microinquinanti, come la diossina, di oltre cento volte inferiori rispetto ai limiti di legge". E' questo il dato principale presentato questa mattina dal sindaco Roberto Cenni, che incontrato la stampa in merito all'allarme lanciato dai due comitati Medicina Democratica e Vas Onlus, insieme al vicesindaco e assessore all'Ambiente Goffredo Borchi, al il dott. Luigi Ricci, direttore Unità operativa igiene e sanità pubblica Asl 4 e al dott. Luciano Giovannelli, responsabile Arpat Prato.
"Sono pertanto rassicuranti - afferma il sindaco Cenni - le notizie a seguito dei controlli metodici e continuativi in corso da anni, sia da Gida che ne svolge di per sé, sia da Arpat come ente controllore. L'obiettivo è comunque quello di compiere studi e indagini quanto più circostanziati possibile".
Per questo motivo l'Amministrazione Comunale ha chiesto ai due comitati la documentazione completa per poter ampliare ulteriormente le indagini che tuttavia, ad oggi, non presentano alcuna fra le criticità paventate. "Parlare di piccola Ilva - ha chiosato il sindaco - è estremamente poco responsabile, tanto più attribuendo direttamente a Gida l'eventuale responsabilità sulla presenza di diossine. Ad ogni buon conto è importante approfondire e fugare qualsiasi dubbio".
L'Amministrazione attende quindi la collaborazione dei comitati e auspica di conoscere la metodologia dei loro studi, che tuttavia divergono profondamente dai dati forniti al Comune di Arpat e Asl. "Su queste vicende - ha sottolineato il sindaco - non c'è da fare grancassa per creare inutili o strumentali allarmismi, tanto più di fronte ad un rapporto trasparente con le istituzioni. I dati di cui disponiamo non sono preoccupanti ma siamo intenzionati ad approfondire gli studi. Spero che i comitati intendano collaborare".
Sul fronte della salute i dati di Asl dimostrano come a Prato il numero dei decessi a causa di un cancro sia in calo e che il numero dei ricoveri per la stessa ragione è più basso rispetto alla media regionale. Inoltre, secondo il dott. Ricci: "Non si evidenziano tumori relazionabili a quel tipo di inquinanti. Si tratta di studi completi che non hanno portato validi elementi di allarme".
Il vicesindaco e assessore all'Ambiente, Goffredo Borchi ha ricordato che: "Non è accettabile alcun tipo di informazione in base alla convenienze. Arpat e Asl sono istituzioni serie che fanno controlli in base alle normative vigenti. I dati sanitari e i controlli del territorio evidenziano che i problemi da altri enunciati non ci sono".
Da parte sua il sindaco Roberto Cenni ha concluso ribadendo che: "I dati attuali fugano dubbi e preoccupazioni paventate da chi parla di una piccola Ilva. Andiamo fino in fondo nel fare le verifiche ma evitiamo inutili, anzi dannosi e poco comprensibili allarmismi".
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