Inizierò una rubrica di analisi dei programmi elettorali delle varie liste che si presentano nella mia città.
Iniziamo con quella del M5S, che viene pubblicata oggi, e che si può consultare all'indirizzo:
Ricordo che la candidata sindaco del M5S di Prato è Mariangela Verdolini.
Il programma è dettagliato e interessante, ed è preceduto da una premessa significativa sulle caratteristiche dei candidati, che sono poi quelle che contraddistinguono l'appartenenza a quel Movimento.
Onestà dei candidati, restituzione dei soldi in più o non dovuti, chiamata di esperti, fuori i partiti dalle partecipate...
Mi piace la separazione fra Turismo e Cultura, ma non si dà opportuna rilevanza alla separazione dalle lobbies ed i poteri che occupano certi enti culturali.
Per esempio, dato che si prevede una rivisitazione in chiave di competenza delle partecipate allontanandone i partiti, perché non lo si prevede anche per gli enti culturali e non lo si è scritto? Ricordo che il Teatro Politeama di Prato è una SpA (leggere la sua storia, c'è anche Roberto Cenni fra i fondatori http://www.politeamapratese.com/memoria.htm) e quindi non si può definire teatro pubblico, (esattamente come il mio, che è privato, ma non è gestito da nessun capitale azionario).
Insomma, ancora non si capisce che dalla gestione degli enti culturali è necessario togliere i partiti e altri poteri a latere, esattamente come per le partecipate?
Molto bene i paragrafi che riguardano la mobilità, l'acqua pubblica e altri, come l'urbanistica, ambiente, energia alternativa, eccetera.
Poco spazio invece per le POLITICHE VENERANDE: i vecchi devono avere lo stesso rilievo dei giovani, in quanto portatori di memoria e saperi eccetera, e devono essere ancor più assistiti, e non solo 'usati', esattamente come accade per le donne.
Non mi trova assolutamente d'accordo poi un punto del "Lavoro e commercio"; questo:
Sviluppo delle relazioni tra scuola superiore, università e impresa con stage mirati e collaborazioni in modo da favorire l'ingresso nel mercato del lavoro dei giovani.
Questo concetto va verso la 'scuola azienda', già introdotto dalla Moratti quando era Ministro dell'Istruzione di Berlusconi.
La scuola deve poter essere sganciata dal cosiddetto mondo del lavoro, la formazione professionale è altro dalla scuola come formazione dell'individuo e relativa crescita. Altrimenti si avranno solo scuole cosiddette professionali e piuttosto asini in crescita che lavoro, oltre alle molte persone più infelici.
Manca un paragrafo dedicato alla periferia della città, tanto importante quanto il centro storico.
Il programma è scritto correttamente e con proprietà, anche se è contraddistinto da una sintassi ellittica, come spesso accade nei programmi elettorali; è chiaro e facilmente consultabile, con una grafica lievemente naiv.
Manca un paragrafo dedicato alla periferia della città, tanto importante quanto il centro storico.
Il programma è scritto correttamente e con proprietà, anche se è contraddistinto da una sintassi ellittica, come spesso accade nei programmi elettorali; è chiaro e facilmente consultabile, con una grafica lievemente naiv.
Voto sul programma nel suo complesso: sette e mezzo/otto.
Il prossimo programma che analizzerò sarà quello di "Scaricare Tutto Tutti" dell'omonima associazione, il cui candidato è Mario Tognocchi.