giovedì 6 novembre 2014

I soldi dati ai teatri (in Toscana)

Come si può vedere sopra, ecco quanto prendono le compagnie toscane dal FUS (Fondo Unico dello Spettacolo); alcune di loro, già percepiscono già soldi come Residenze Teatrali regionali, una media di 450 mila euro in tre anni, come Krypton, che vede aggiudicarsi altri 170 mila euro; oppure Giallo Mare Minimal Teatro, che prende 'solo' altri 52.000 euri.

Al TPO vanno 70.000, che si vanno a sommarsi ad altri che riceve.
Sbanca la compagnia Lombardi Tiezzi, con 307.000 euro.

Altrove nel decreto ministeriale si legge che il Teatro Metastasio prende, dallo Stato, senza contare ciò che prende da Regione e Comune, 518.935,62 euro.

La Fondazione Toscana Spettacolo, ente di distribuzione, senza contare quello che prende dalla Regione, 555.000

Altre compagnie o enti teatrali toscane, senza contare quello che percepiscono da Comune e Regione:
Teatro di Pontedera  391.000,00; Sipario Toscana di Cascina 211.000; Teatro di Rifredi 210.000.

In sostanza, e questo si può vedere anche per altre realtà teatrali fuori della Regione, i soldi vanno sempre agli stessi, con pochissime differenze o cambiamenti. Irrilevanti.

Questo stato di cose non può durare, la distribuzione della ricchezza va redistribuita seriamente.

E' chiaro che con questo sistema il potere si prende una bella fetta di consenso, il gioco lo conosciamo.
Di fronte al livello teatrale - qualità degli spettacoli proposti, preparazione degli attori eccetera - gran parte di questi enti e compagnie dovrebbero prendere molto meno.
In realtà gran parte dei soldi servono non tanto agli artisti e alla produzione, ma al sistema dei gruppi stessi, al mantenimento dei dipendenti, per altro generalmente pagati poco e male.

Tutto il sistema teatrale va rivisto. 
Le nomine degli enti non possono più essere partitiche, siamo stanchi di vedere direttori-fantoccio; la distribuzione degli spettacoli deve cambiare, non si può chiamare soltanto gli amici o coloro che garantiscono gli scambi, o i divi televisivi per far cassa ma soprattutto mostrare i numeri al Ministero.

Anche a causa di questo sistema a rete e connivenze, il teatro è sempre meno interessante e significativo, e a teatro ci va sempre meno gente. Anche se non lo dicono, naturalmente. 
Non vi fanno sapere la crisi in cui sono immersi, fino al collo.

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