venerdì 5 febbraio 2016

Franceschini, o la cultura della demagogia

Dopo la favola dell'Istituto Centrale delle Archeologie che supporterà le Soprindentenze come contentino di facciata per rianimare la gestione dei Beni Archeologici, che qui nella Piana di Firenze Prato Pistoia sappiamo come vanno a finire, cioè seppelliti da Interporti e Aeroporti - scavando per l'ampliamento dell'aeroporto fiorentino hanno trovato tra l'altro altri reperti che certo non fermeranno lo scempio aeroportuale -, ecco che ora il Ministro della Cultura si inventa la giornata del teatro gratis, che sarà il 22 ottobre prossimo.

Qui dove vivo i cittadini sono stati abituati da sempre ad andare a teatro e in generale a eventi gratis; la cultura per tutti, l'educazione del popolo eccetera sono stati un paravento dietro il quale si è nascosto per decenni la raccolta del consenso, e il teatro non ne è stato mai valorizzato.

Al contrario! Il teatro è diventato, anche grazie a queste manovre demagogiche, quella servetta inutile che vediamo sgambettare in tutti i teatri d'Italia (e in gran parte d'Europa).
Infatti nessun teatro o quasi vive senza l'aiuto dei finanziamenti, ed è costretto a mostrare quello che vuole il finanziatore.

Senza contare che potranno far entrare gratuitamente il pubblico solo quei teatri che hanno sovvenzioni, e quindi di fatto si realizza una disparità diciamo non molto costituzionale, a teatro comunque si deve pagare il biglietto: è solo così, senza considerare altri meriti, che il teatro e chi vi lavora si valorizza e si aiuta.


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