Mi unisco a questo appello per la ricerca della verità sulla morte di Giulio Regeni.
"Come membri della comunità accademica di cui
Giulio Regeni faceva parte, siamo rimasti profondamente colpiti e addolorati dalla
notizia della sua morte. La nostra comunità si è arricchita con la sua
presenza. Ora ci sentiamo privati dalla perdita di un giovane ricercatore il
cui lavoro affrontava questioni che sono di vitale importanza per la
comprensione della società egiziana contemporanea. Il nostro
pensiero va prima di tutto alla sua famiglia e agli amici, in
questo momento particolarmente doloroso.
Siamo sconvolti dal fatto che il pubblico
ministero egiziano dichiari che ci sono stati ampi segni di tortura
sul suo corpo. Coloro che erano a conoscenza della scomparsa di Giulio prima
della scoperta del suo corpo erano assai preoccupati per la sua sicurezza,
dal momento che è scomparso nel bel mezzo di una campagna di sicurezza che ha
portato ad arresti arbitrari di massa, un drammatico aumento di casi di tortura all’interno
di stazioni di polizia, e altri casi di sparizioni, secondo la
documentazione delle organizzazioni locali e internazionali per i diritti
umani. Mentre accogliamo con favore la dichiarazione dell’ambasciatore
egiziano in Italia, Amr Helmy, secondo la quale le autorità
egiziane indagheranno pienamente sulla morte di Giulio, notiamo che, secondo Amnesty
International, reparti legati al Ministero egiziano degli Interni e al
Ministero della Difesa egiziano sono usi a praticare la stesso tipo di tortura
subita da Giulio contro centinaia di cittadini egiziani di ogni anno. Invitiamo
pertanto le autorità egiziane a cooperare con un’indagine
indipendente e imparziale in tutti i casi di sparizioni forzate, i casi di torture
e morti in detenzione nei mesi di gennaio e febbraio 2016 e a collaborare a
eventuali indagini in corso da parte dei magistrati penali sulla morte di
Giulio, in modo che i responsabili di questi crimini possano
essere identificati e assicurati alla giustizia”.
Dr Anne Alexander,
Professore Associato, Università di Cambridge
Professoressa Isabella
Camera d’Afflitto, Università La Sapienza, Roma
Professor Gilbert Achcar,
SOAS, Università di Londra
Professor Stefano
Allievi, Università di Padova
Professoressa Maria
Rosaria Stabili, Università di Roma III
Dr. Sandro Mezzadra,
Professore Associato, Università di Bologna
Professor Alex
Callinicos, King’s College London, Università di Londra
Professoressa Andreina
De Clementi, Università L’Orientale Napoli
Professor John Keane,
Università di Sydney, Australia
Professor Olivier Roy,
Istituto Universitario Europeo
Professor Yezid Sayigh,
Carnegie Endowment for International Peace
Professoressa Anna
Maria Gentili (emeritus), Università di Bologna
Professor Charles
Butterworth, (emeritus), Università del Maryland
Prof.
Dr. Donatella Della Porta, Scuola Normale Superiore
Paola Caridi,
Giornalista ed ricercatrice indipendente, Italia
Professor Stephen
Zunes, Università di San Francisco
Dr Lucia Sorbera,
Professore Associato, Università di Sydney
Professor Mark LeVine,
Università della California (Irvine)
Prof. Paolo Branca,
Università Cattolica di Milano
Dr Maha Abdelrahman,
Professore Associato, Università di Cambridge
Dr Nicola Pratt,
Professore Associato, Università di Warwick
Professoressa Ann
Stoler, Willy Brandt Distinguished University Professor, New School for Social
Research, New York
Professoressa Laleh
Khalili SOAS, Università di Londra
Professor Nicola
Gardini, Università di Oxford
Dr Andrea Teti,
Professore Associato, Università di Aberdeen
Nessun commento:
Posta un commento