mercoledì 14 settembre 2016

Firenze non è più una città, ma una 'location'


Non entro nel merito del 'mi piace, non mi piace' .
L'installazione con i gommoni rossi di Ai Wei Wei appesi a Palazzo Strozzi, provocatoriamente,  ci dovrebbero far riflettere.
Su cosa?

Sul fatto che si sta speculando sulla pelle di milioni di persone senza risolvere niente?
Sul fatto che si sta facendo 'demagogia artistica'?
Sul fatto che la Soprintendenza non ha fatto pio e autorizza l' 'assalto del gommone'?
Sul fatto che il patrimonio artistico nazionale sta andando a puttane e non frega niente a nessuno?
Sul fatto che l'arte è diventata ormai solo una installazione?
Sul fatto che Firenze ormai è quella bomboniera di cui Tomaso Montanari storico dell'arte dice che con Wei Wei non è più?
Sul fatto che Firenze non è più una città, ma una 'location'?
Sul fatto che l'arte è diventata liquida non solo perché 'installazione', ma anche perché solo misero affare?
Sul fatto che non voglio più essere provocata dai cortigiani e artisti a servizio lautamente pagati con soldi anche miei?
Sul fatto che non voglio più essere provocata, da copione istituzionale, da funzionari di enti pubblici?
Sul fatto che non mi piace il copione di queste provocazioni?
Sul fatto che questi funzionari non funzionano affatto quando si tratta di proteggere e valorizzare il patrimonio artistico nazionale?
Sul fatto che gli artisti che lavorano sono solo quelli che danno shock mediatico ma sono artisticamente innocui e politicamente conformi?
Sul fatto che Palazzo Strozzi Canottato mi sembra una operazione pseudo artistica 'dejà-vu', o anche 'botulinica'?
Sul fatto che fra camminamenti sull'acqua stile Cristo sul Lago d'Iseo e canotti Wei Wei su facciate del '400, quello che resta è sempre il nulla?
Sul fatto che... come hanno agganciato i canotti lassù?

Eccetera
(in aggiornamento)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Spero che prima o poi si cominci a capire che le città d'arte non vanno lasciate a sé stesse e in balia di orde di "turisti beceri e cafoni che , a mo' di locuste, arrivano nei luoghi, li infestano per poco devastando tutto, e infine si spostano altrove.
Le città d'arte non sono vacche da mungere o limoni da spremere , abbiamo inoltre il dovere di conservarle adeguatamente per le future generazioni.
Riguardo a queste"istallazioni" che di artistico nulla hanno se non le pretese , non si possono concedere a chiunque luoghi come Palazzo Strozzi, basta che paghi.
Firenze non è una (scusate) prostituta da svendere al primo che allunga quattrini.
ci sono cose che non si possono concedere, nemmeno per tutto l'oro del mondo.
Questa schifezza, come di recente anche i cani morti e i appesi da non ricordo quale"artista" , è puro orrore. E andrebbe bene in qualche luogo periferico , forse. Mai su un palazzo del '400.

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