venerdì 30 settembre 2016

Gonfienti e il suo museo. Il mistero dei reperti... e delle citazioni

Va molto bene l'articolo di oggi de "Il Tirreno" di Cristina Orsini, che dà rilevanza alla vicenda dei reperti trasferiti a Campi, e ne riassume la storia, dandone l'aura del 'mistero' .  Anzi, io direi, dell'intrigo!

http://iltirreno.gelocal.it/prato/cronaca/2016/09/29/news/il-mistero-del-trasloco-dei-reperti-etruschi-1.14173953?ref=hftiprer-2

Tuttavia, a onor del vero, l'articolo non cita una fonte da cui è stato tratto. E siccome il testo è stato consultato, mi sembra giusto, come si riportano le dichiarazioni dei politici o d'altri, che si citi anche "Primavera di Prato". 

Tra l'altro avevo propio mandato il mio articolo a "Il Tirreno", in risposta a un loro articolo precedente:


Non è certo la prima volta, anzi periodicamente vengo 'saccheggiata,' tanto che mi è stato consigliato di non scrivere , ma che lo faccia una giornalista, non citare la fonte, beh, sorprende.

Da qui, da Primavera di Prato,  è nata tutta la polemica,  prima nessuno aveva messo il ditino sulla piaga,  da questo mio articolo di qualche giorno fa: Perché a Prato non c'è il museo di Gonfienti:


Comunque da tutto l'articolo del giornale si capisce bene, se mai ce ne fosse stato bisogno, che a questa giunta non interessa nulla dell'area archeologica e non muoverà un dito per valorizzarla e nemmeno per avere, come ha chiesto anche il Prof. Centauro (si veda l'articolo di domenica scorsa su La Nazione che riporto sotto), la kylix a Palazzo Pretorio.

Ora aspettiamo che la politica d'opposizione si dia una mossa.






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