O quegli incompetenti, ruffiani e arroganti, che si ritrovano a dirigere festival, teatri, enti culturali eccetera per grazia ricevuta, che ne so, da i' babbo o dallo zio che portava voti o dindi al partito di questo o di quello? Me li ritrovo sempre davanti, acora e ovunque vada con il mio lavoro.
Loro sono la peste del teatro, dell'arte, della cultura. Essi vivono nascosti, per apparire ogni tanto in qualche dichiarazione pubblica, presentazione eccetera. Ove presenti, sono loro che organizzano gli eventi che andate a vedere, ché sono i fedelissimi di sempre. Appaiono moderni, all'avanguardia, spregiudicati. Ma il pubblico come può sapere queste cose? E anche se sa, che gliene importa? Loro mi odiano profondamente, perché sanno che io so. Io so, ma (come dice PPP), non ho le prove.
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