venerdì 2 settembre 2016

Settembre pratese (2): i cantori della 'piacerìa'.

Ieri sera la stonatissima ormai Gianna Nannini ha riempito piazza del Duomo con il consueto, noiosissimo concertone, i saltelli sul palco, da vera icona rock,  epigono miscuglio fra Rita Pavone Giamburrasca e Pippi Calzelunghe senza trecce, addirittura con i calzoncini corti alla maschiaccia, penosa nella sua stanca irriverenza, inutile ripetizione di sé stessa.

Il conformismo però più ridicolo non l'ha mostrato l'amata rocker, che in fondo sgambettava da copione e contratto, bensì il coro dei cantori giornalisti (sic!), sui social e ovunque, dei commentatori, dei cinepresanti accreditati, tutti osannanti il gran Comune tutto gaudio che aveva concesso alla cittadinanza siffatto regalo per il modico si fa per dire biglietto di 40 euro.

Uno spettacolo triste. Chissà cosa quale lustro credono di ottenere, leccando il pavimento così tanto.

Insomma, non m'è riuscito di leggere un articolo serio sulla serata, con un minimo di coscienza critica.

Ci troviamo nel bel mezzo del terrorismo mediatico della 'piaceria'.

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