lunedì 13 febbraio 2017

Il teatro non è più necessario?

Il teatro si dibatte ancora e sempre in una profonda crisi di cui non sembra capire le ragioni. Quali sono le ragioni? Che appunto non è più necessario. E' un teatro 'senza richiesta'. Sembra vivere solo per e da sé stesso. Questo accade proprio nei teatri importanti, paludati, famosi!
Perché non è più necessario?
Perché va dietro alla televisione, per esempio, e fa come quella, è l'amante dei dati 'Auditel'!
Si preoccupa di quanti e quali spettatori. I direttori dei teatri non hanno altra vera preoccupazione.
Il teatro, per tornare a essere necessario, deve scordarsi di competere con la televisione. Purtroppo!
Ai direttori dei teatri dovrebbe essere proibito pensare al marketing
Non che il teatro debba essere elitario, ma non può, nel sistema mediatico così pervasivo e conformista,  direi 'dittatoriale', mettersi a giocare alla televisione. Perde!
Il teatro non deve aver paura di essere solo. Anzi, proprio da questa sua non-popolarità può ripartire, libero, non controllato (anche se poi la Digos manda sempre i suoi finti spettatori...), e ritornare alla sua funzione.
Ma qual è la funzione del teatro? Per esempio, la purificazione dai mali che lo turbano, come scriveva Aristotele.
E questo nostro finto teatro fa tutto fuorché questo, tanto per cominciare. Non vuole affatto turbare, o quel tanto che è sufficiente e dovuto, come negli spettacoli che propinano gli scandali alla moda.
Le volpi del marcio teatro italiano come lo sanno, come mirano alla cassetta! 

Più dei mafiosetti e delle cricche teatrali, sempre le stesse quelle che circuitano, è il teatro 'sconfitto', televisivo, piacione, conformista, paludato che si impaluda, impaurito e contator calcolatore, che distrugge teatro.

Il teatro che non è più necessario.



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