mercoledì 1 novembre 2017

Politici pratesi: imparate a dialogare

Da più parti: problemi al Pecci con il direttore, uscente, Cavallucci, ma soprattutto, problemi con il vuoto palpabile che circonda il museo; l'addio del gruppo di Pratopartecipa, cittadini che hanno condiviso un progetto partecipativo di 'politica dal basso' e che si è dichiarato inascoltato dalla politica; il comitato che si batte contro la costruzione della terza corsia sull'A11, i cui cittadini hanno protestato durante l'ultimo consiglio comunale; la stessa irritabilità di alcuni assessori della giunta, nonché raccontano del Sindaco nei confronti dell'opposizione in Palazzo Comunale e di quella fuori; insomma, da tutto questo e altro appare una politica locale che non dialoga con i cittadini, né riesce ad imbastire un minimo di empatia se non con coloro che fanno parte del partito o al gruppo a cui appartengono.

Piuttosto c'è dialogo con la comunità cinese, che viene tenuta in grande considerazione e rispetto, nonostante la mancata spesso reciprocità.

Se Pratopartecipa sospende le proprie attività non se ne rallegrino, che compatto sa già per chi votare alle prossime elezioni; se Cavallucci se ne va, non pensino di trovare un altro direttore che risollevi le sorti, di nuovo compromesse, del Pecci e via discorrendo; non basta avere un cda amico e fedele.

Questi  giovani amministratori politici dovrebbero sbrigarsi a cambiare, ma soprattutto imparare a dialogare.

Insomma, si tratta di praticare un po' di politica spicciola e basilare, l'abc del militante.

Sprizza invece dalle loro parole, dai loro atteggiamenti, un profondo disprezzo, protervia e orgoglio, la certezza di stare dalla parte giusta, e di proferire parole sensate; ma in realtà si mostrano incapaci di mettersi dalla parte degli altri.

Anzi, manca umanità spicciola, a volte. Senza questa la politica non va da nessuna parte, e nonostante l'appoggio che la politica regionale e nazionale concede loro,  si dovranno confrontare con una vistosa perdita di consensi nel prossimo futuro. Nonostante si trovino in Toscana, il fronte compatto della maggioranza, sarà tale sempre meno.


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