Sembra una
questione locale, ma non lo è affatto.
Questo articolo
de Il Tirreno di ieri riporta le dichiarazioni della segretaria della
Lega di Prato, Patrizia Ovattoni, sulla proposta di modificare l'assetto di
Viale Montegrappa in questa città. Il progetto prevede la riduzione della strada
a corsia unica con ampio spazio per la pedo-ciclabile.
Certo, si
può anche non essere d'accordo con la proposta, ma credo che certe
dichiarazioni, stando a quanto scritto almeno, dovrebbero essere meditate con
più attenzione da chi presume di scardinare la Sinistra a Prato e in Toscana:
come si fa a dire che il progetto è fatto per immigrati e
richiedenti asilo, che sarebbero gli unici ad andare in bici? Perché poi non
trovare argomenti più persuasivi, complessi e ragionati per opporvisi, invece
di snocciolare sempre la litania-malcontento dei commercianti? Oppure non
sarebbe meglio affermare che siamo a favore delle automobili e del traffico,
che ci piace e che si vuole la città 'suvvizzata', e non ci si pensa più?
La
segretaria leghista cita l'Olanda, e afferma che Prato non è Amsterdam! Vogliamo
continuare a non esserlo? E lo sappiamo bene, che non siamo in Olanda, ché tutti i
giorni si rischia la pellaccia a causa di questo andare in città disastrate dal
e nel traffico! Come se poi l'uso diffuso della bicicletta fra la
popolazione ostacolasse il commercio! Sono stati danneggiati i commercianti
olandesi dalle ciclabili, che furono costruite manu militari a partire
dagli anni '70? No.
Non mi piace
questa politica che non sogna (e ormai tutta è così!), che non disegna, diverso
e umano, il futuro. Questa
politica impaurita, gretta, 'interessosa': la politica del pizzicagnolo! (E sia detto con tutto il rispetto per i molti generosi pizzicagnoli…).
Io vorrei
proprio andare a Prato come ad Amsterdam, in bici, a piedi. E non solo: anche
da Prato a Firenze; anche da Prato a Pistoia, e viceversa, come si fa in
Olanda, che si può andare da città a città, a piedi, in bici. E' vero che
l'Olanda è quasi tutta piatta, ma ha un clima pessimo rispetto all'Italia,
pioggia e vento a go-go, che spesso rendono difficile l'andare. Più ciclabili
in città, da città a città, e meno macchine in giro: si risparmia, si inquina
meno, ci si tiene in forma; insomma, si migliora la qualità della vita.
Non solo i
cinesi vanno in bici a Prato, anch'io!
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