lunedì 22 ottobre 2018

Periferie a Prato, ovvero come far muovere lo zombie: Iolo

Dopo aver distrutto la socialità a Iolo  di Prato ( ve lo ricordate il Giugno con l'Arte organizzato da Fulvio Silvestrini negli anni '90, perseguitato perché era contro la Multisala?) ora, magicamente, la casa di via Guazzalotri diventa la Casa delle Associazioni.

Come studenti che vogliono recuperare all'ultimo (commentava G.), i governanti di questa città che si chiama Prato,  cercano di prendere almeno la sufficienza! Di passare!

Ma se sono stati proprio loro a volerla chiudere, la casa di via Guazzalotri; anzi, qualche anno fa la volevano vendere per recuperare un po' di quattrini per il Comune!

Dopo aver costruito Parco Prato - mega centro commerciale e multisala del nulla cinematografico - il centro s'è svuotato e le periferie vicine sono morte. Negozi chiusi, socialità spenta.

E ora corrono ai ripari e si attaccano alle associazioni! Più che Giugno con l'Arte a loro interesse il Giugno con l'Elezioni, e tentano faticosamente di far muovere lo zombie!

Sociale Stamattina il taglio del nastro e la festa con il sindaco Biffoni e l'assessore Biancalani

La "Casa delle associazioni" al Centro di socialità Guazzalotri di Iolo

Nei 2900 mq dell'ex scuola media Benelli auditorium, sale polivalenti, laboratori, spazi ricreativi e di studio e anche una cucina
Una nuova casa per più di venti associazioni del territorio, dal sociale, allo sport, alla cultura e all'arte, che avranno così un luogo dove organizzare le proprie iniziative: sarà questo da oggi il Centro della socialità di via Guazzalotri 12 a Iolo, inaugurato in un clima di festa dal sindaco Matteo Biffoni e dall'assessore alle Politiche sociali Luigi Biancalani insieme a tantissimi cittadini che da tempo attendevano la riapertura della struttura. Il Centro civico è infatti ospitato nell'ex scuola media Sem Benelli, che dopo il trasferimento dell'istituto è stato utilizzato anche dalla Circoscrizione sud e poi è rimasto chiuso per diversi anni. Lo ha ricordato durante la benedizione anche Don Giancarlo Innocenti, parroco di San Pietro Iolo, che ha strappato un sorriso a tutti raccontando di quando da bambino era seduto tra i banchi di quella stessa scuola: «Dopo oltre 60 anni rientro in questo edificio per benedirlo, è davvero una grande emozione» - ha detto.
Dopo la risistemazione degli locali da parte del Comune, adesso nei 2900 mq dell'edificio, suddiviso in tre piani e dotato di ascensore, nasceranno attività artistiche, musicali, espressive, manuali, spazi per leggere, studiare e incontrarsi. Al piano terra si trovano un piccolo auditorium e una grande sala per gli eventi con spazio all'esterno, mentre al primo piano cisono anche una cucina e le aule per i laboratori di attività espressive. Tutte le stanze sono arredate con armadi, tavoli e sedie. Nel gennaio scorso l'assessorato al Sociale ha pubblicato un avviso per raccogliere le proposte di utilizzo degli spazi del Centro civico di Iolo. Tante le associazioni che hanno risposto, come ad esempio la cooperativa Kepos, Orizzonte Autismo, Arcantante, Circolo Ricreativo Culturale Sportivo Iolo, Asd Iolo Calcio, Cieli Aperti, L'Isola che c'è e Ancescao, l'Associazione nazionale dei Centri Sociali e dei Comitati Anziani e Orti, presieduta da Angelo Festa, che si è particolarmente distinta per l'impegno nell'apertura del Centro di Socialità di Iolo: «Abbiamo recuperato uno spazio grande ed importante che sarà un punto di riferimento per circoli ed associazioni di volontariato di diverse vocazioni, che da tempo ci chiedevano un luogo che facesse da sede e ritrovo» - ha affermato l'assessore Biancalani. «Tutti insieme abbiamo lavorato da subito per restituire questo luogo alla comunità e dargli una nuova vita, con molteplici benefici per tutto il territorio di Iolo e quindi una grande soddisfazione per tutti noi- ha affermato il sindaco Matteo Biffoni - La prossima volta che ci ritroveremo qui speriamo che sia per l'apertura della Garduna, al centro di un Contratto di Quartiere ormai da molti anni: la matassa si sta districando, si vede la luce in fondo al tunnel per ridare a nuova vita un luogo simbolo di Iolo». Il Piano di recupero della Garduna, su via Verzoni, piazza Verzoni e il Casone di Iolo prevedeva, tra le diverse funzioni, anche una casa-famiglia.

1 commento:

simone ha detto...

Esattamente come con la Casa della salute (o distretto sanitario che sia) che verra' costruita a S.Paolo (dopo che la stessa parte politica ha chiuso anni prima il distretto sanitario nella stessa zona, nonostante le proteste dei residenti): prima il danno...poi la toppa. E oltretutto una toppa spacciata per "conquista" , "grande risultato", ecc. Non so davvero come si possa bere a garganella le novelle che questa giunta sciorina ormai con le elezioni alle porte.

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