venerdì 3 febbraio 2023

Io Malaparto, sì, ancora

Caro Malaparte,

non ti scrivo da un po'.

Anzi, ti ho scritto eccome, ma non pubblicamente.

Sai, è morto il babbo, e in questi giorni ripensando al passato, mi sono ricordata della prima volta che lui mi portò da te lassù al mausoleo dove tu giaci e da cui spero tu ci sputi addosso, come promette la tua lapide.

A Babbo Loris tu piacevi tanto, credo che ti avesse anche letto, e mi sembra di ricordare di aver visto, da bambina sul tavolo di cucina, il tuo Kaputt.

Sono giorni difficili, di vuoto per me, anche se il babbo non era più quello di un tempo da diversi anni, però era una presenza, un appuntamento fisso della mia vita.

Per fortuna è sepolto vicinissimo a casa.

E questo aiuta tantissimo, perché tu sai qual è il mio rapporto con i cimiteri, che è è fatto di vita, energia, memoria speranza, anche se non in senso cristiano, e sapienza!

Tu mi capiresti, lo so. Tu sì.

Da quando lui è morto mi è successo poi un fatto straordinario: la sua morte mi ha come investito di energia, di forza, è come se mi avesse donato giovinezza, speranza appunto, e anche se velata di tristezza e pianto, ecco che mi sento come ringiovanita di diversi anni.

Io col mio babbo non era come tu col tuo, il tedesco austero che sì certo amavi ma con cui non eri in consonanza.

Io col mio babbo era tutto; e lui è stato anche il mio balio nel senso che mi ha nutrito forte di radici, e la poesia popolare, quella dell'ottava che lui sapeva intrecciare, e i proverbi e i modi di dire con cui mi ha allevato, insomma mi ha insegnato  quella cultura popolare che gli era propria, e la manualità, il rapporto d'amore e di possesso creativo con la materia, e il saper "aggeggiare", per cui la gente si stupisce, in una donna! che uso in teatro e non solo.

Quello che a te dette il balio Melziade.

In te, in questo, mi riconosco, che tu, Malaparte, sei un rappresentante come nessuno della nostra cultura popolare, e non solo toscana!,  e le cose più belle tu l'hai scritte in questa forma irriverente e polemica e spiazzante e anarchica, che, almeno nel piglio, è propria del popolo antico. 

Per questo ti amano, e sempre sei vivo.

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