Dopo il crollo a Pompei, come non pensare a Gonfienti?
Che vergogna, che assoluta vergogna pensare che questi nostri amministratori, a cui ci siamo affidati, non fanno niente, nuotano nella più completa indifferenza, ignoranza, complicità, il cui orizzonte è stato ed è quello dell'affare, sono affaristi e basta, e così trattano la cultura, beceramente da affaristi o come propaganda, il cui orizzonte è stato quello dell'Interporto sotto cui hanno affondato una delle più grandi scoperte archeologiche degli ultimi anni, Interporto che nonostante tutti i comunicati sui giornali balbetta e zoppetta!
Assessori, sindaci e compagnia cantando non osano molestare la Soprintendenza, richiamarla alla sua responsabilità e gli scavi sprofondano nella melma, e si organizzano mostrine sugli etruschi tanto per far contenti e fare il compitino istituzionale...
Ma noi non dimentichiamo, anche se siamo rimasti gli ultimi a parlarne, evidentemente se non tutti, la maggioranza è paga di questi governatori demagoghi vetrinisti pratesi o pianaioli.
3 commenti:
Ciao Maila,
i lavori dell'interporto hanno danneggiato irrimediabilmente, ed irreversibilmente, gli scavi archeologici della città di Gonfienti? Oppure attivandosi -cosa impensabile per i nostri amministratori, data la loro matrice culturale- sarebbe possibile operare un pieno recupero?
Grazie!
A presto,
Samuele
Buongiorno, Samuele.
I lavori dell'Interporto hanno compromesso irrimediabilmente la città etrusca sul Bisenzio, detta di Gonfienti. Una piccola parte è rimasta, ma al momento è chiusa ed è in stato -praticamente - di abbandono e rovina. Nonostante le solite finte dichiarazioni per la rivalutazione, il ripristino, la ripresa degli scavi, di tutte le autorità. Una risorsa immensa buttata alle ortiche, con la complicità di tutti. Nessuno escluso.
Non sappiamo più a chi appellarci, abbiamo esaurito tutti i santi.
Grazie,
Maila
Samuele, leggiti 'Gonfienti, storia di una battaglia', edizioni del teatrino di legno, 15€, e saprai tutto.
Il libraio amico
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