Non ci resta che esprimere un ennesimo amaro commento sui crolli della Casa dei Gladiatori a Pompei , sui dissesti annunciati delle mura di Roselle e, più in generale, in relazione all’abbandono e all’incuria che si registrano ormai quotidianamente nei nostri siti archeologici, dove con tutta evidenza le cause del danno sono antropiche, specialmente imputabili alla cattiva conduzione della conservazione a livello istituzionale, vuoi per restauri mal fatti, vuoi per la mancanza di organiche cure e di efficienti controlli forma di monitoraggio. Oltre all’arrogante fuoco di sbarramento nei confronti di chi protesta, invocando diritti costituzionali, subiamo impotenti l’incultura burocratica che sta uccidendo ogni processo di conoscenza e di reale valorizzazione del nostro patrimonio culturale. Pensando poi a quanto è accaduto agli scavi di Gonfienti ci assale un totale raccapriccio.
Prof. Giuseppe A. Centauro (Università degli Studi di Firenze)
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