Una volta tanto ho ammirato Vasco Rossi, che si è rifiutato di fare promo-beneficenza attraverso un concerto per i terremotati.
La beneficenza è vera quando si fa in silenzio, ha detto, quando si apre il proprio portafoglio e basta, senza strombazzamenti.
Basta, sottintende, con l'ipocrisia.
In Italia molti, e tantissimi pseudoartisti ruffiani con relative agenzie pro-moventesi, hanno deciso di acquistare forme di parmigiano e di donarle con tanto di comunicato stampa.
Il conformismo e la ruffianeria nelle varie forme artistiche è dilagante, e Vasco Rossi ha dato una lezione a tutti.
Io non sono contro la beneficenza in sé, ben al contrario!, ma contro alcuni furbetti ipocriti, che si fanno propaganda in questo modo.
Molto meglio la pubblicità diretta. Meno untuosa, e meno 'pia'.
E' certa gente presunta caritatevole che poi, quando può, ti lavora alle spalle, senza pietà.
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