L’Assessore alla Cultura di Prato ha deciso di pubblicare sul
librettino cartaceo della Pratestate e sulla Newsletter elettronica settimanale solo gli
eventi organizzati dal Comune stesso.
In questo modo ai cittadini di Prato
si toglie la possibilità di conoscere le attività di associazioni, gruppi, enti
che si vedono privare di diritti fondamentali della Repubblica Italiana: informazione, lavoro, cultura.
L’Assessore Anna Beltrame non svolge il suo ruolo istituzionale di assessore alla cultura e intende l’assessorato come casa privata, dove lei fa la padrona o si comporta come le vecchie massaie toscane di una volta, che decidevano quanto e quale olio usare per la giornata, vessando le nuore con la scusa della penuria.
L’Assessore Anna Beltrame non svolge il suo ruolo istituzionale di assessore alla cultura e intende l’assessorato come casa privata, dove lei fa la padrona o si comporta come le vecchie massaie toscane di una volta, che decidevano quanto e quale olio usare per la giornata, vessando le nuore con la scusa della penuria.
Il Teatro La Baracca, come altri dunque, oltre a svolgere la sua attività professionale e di cultura sul territorio con i propri soldi, si vede negare diritti fondamentali del cittadino.
Chi ci tutela dagli abusi di questa
amministrazione comunale?
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