Ricomincia la fiera di Gonfienti, che ora si vede proposta alla vendita senza 'incanto'. La vicenda di Gonfienti etrusca che, secondo Pezzati è causa del fallimento di Interporto (non è la prima volta che il presidente racconta questa storia!) ora riparte per un nuovo giro, quello che precede e anticipa il prossimo tour elettorale, il prossimo giro nelle chiacchiere, nel nulla.
Ma che anticipa e prevede le prossime mosse di Interporto: rattoppare l'enorme debito ed espandersi e bruciare ancora territorio.
Ma che anticipa e prevede le prossime mosse di Interporto: rattoppare l'enorme debito ed espandersi e bruciare ancora territorio.
«Società pubblica per gestire Gonfienti» |
E’ la proposta del sindaco Cenni che chiede la partecipazione di Regione, Provincia e Camere di Commercio |
AREA ARCHEOLOGICA»UN FUTURO INCERTO |
Angelo Pezzati: Interporto ha speso tra i 10 e i 15 milioni per il sito Un danno grosso allo sviluppo industriale e alla città |
PRATO L’area archeolgica di Gonfienti è in vendita, assieme all’ex Mulino dove sono conservati migliaia di reperti etruschi e in vendita è anche l’ufficio tutto cristalli del centro direzionale di Interporto. A ribadirlo è il presidente Angelo Pezzati ma a chiarirne i contorni è il sindaco Roberto Cenni: «Gli edifici - spiega - non sono direttamente funzionali all’attività della piattaforma logistica e quindi possono anche passare di mano. L’area archeolgica invece, a mio giudizio, dovrebbe avere una vita autonoma rispetto a Interporto ma restare saldamente in mani istituzionali». La questione è seria: la gestione di Gonfienti «ha provocato - dice Pezzati - un danno, negli anni, a Interporto che si aggira tra i 10 e i 15 milioni di euro. Anche oggi continuiamo a pagare le bollette della luce e del gas dei laboratori nei quali la Soprintendenza opera». Si tratta di tanti soldi che in una fase difficile per i bilanci di Interporto - è il ragionamento - potrebbero essere utilizzati per sviluppare il “core business” della società: l’attività logistica. Per questo il sindaco Cenni rilancia un suo progetto: «Costituire una società di scopo che si prenda in carico l’area archeologica - dice - con l’unico obiettivo di valorizzarla. Un’operazione possibile - aggiunge - solo se però, oltre il Comune, avremo il contributo di Regione, Provincia e delle Camere di Commercio». Che però l’ interesse ancora non l’hanno manifestato. Nè, per altro, risulta che si sia fatto avanti qualcuno disposto ad acquistare i due edifici. Interporto ha bisogno di liquidità. Non è una questione nuova ma è stata riaffrontata nell’ultimo cda di qualche settimana fa. A fronte del mancato aumento di capitale sul quale i soci si sono confrontati già l’anno scorso scartando l’idea , a fronte di un indebitamento bancario importante - una trentina di milioni - ma sorretto da un patrimonio in immobili che si aggira tra gli 80 e 100 e con la disponibilità delle banche ad allungare i tempi e a rinegoziare i termini dei contratti, Interporto deve comunque riuscire a reperire, in fretta, un pacchetto di milioni: 4, 5.Di qui l’urgenza di redarre un piano di alienazioni. Che non è comunque piaciuto al Partito democratico. Secondo i consiglieri della Circoscrizione Est, a partire dal capogruppo Simone Tripodi «siamo alla prova evidente - scrivono in una nota - di una politica di governo della città che naviga a vista. Dove un sindaco che in campagna elettorale e successivamente, parlava di un bene prezioso, strategico e inalienabile, e poi, si ritrova bypassati dalla proposta del presidente dell'Interporto di vendere quel bene». Anche il gruppo pd in consiglio sta preparando un’interpellanza per capire qualcosa di più. Cristina Orsini |
1 commento:
Adesso se l'Interporto è un fallimento totale è colpa dei reperti etruschi...ma questa gente non si vergogna nemmeno un pò a dire certe cose?? Ma veramente sono degli impuniti, è una cosa che grida vendetta...avessero detto mezza ( MEZZA) parola di autocritica, sul fatto che l'Interporto è nato male e continuato peggio...macché...BASTA!Questi personaggi danneggiano TUTTI! Non solo la valorizzazione degli Etruschi...svegliamoci!
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