Ricevo e pubblico due riflessioni di una nostra amica, Maura Salvi e di una spettatrice, Marta, su "Vi odio, cari studenti". Grazie per sostenerci, ne abbiamo bisogno.
"Cara Maila, lo spettacolo continua …. e sono
ancora vive le sensazioni vissute con “Cari studenti”, quindi te le invio.
Ieri sera c'erano molti giovani e avrei
preferito ascoltare le loro opinioni su quanto avevamo vissuto in Baracca.
Poi invece non sono intervenuti, forse per
timore, ma il dibattito è stato davvero interessante. Mi premeva però dirti
grazie per questo evento, che non solo celebra Pasolini più di ogni
altro evento proposto per "celebrarlo", grazie al tuo lavoro
abbiamo assistito ad un "non spettacolo" che comunque però via,
via,
andava formandosi lì, in Baracca, per aprire
ad una riflessione su Pasolini e la sua attualità, ma anche su come
siamo adesso dopo tante lotte studentesche, operaie, o femministe.
Riflessioni sulle quali spesso rifletto senza
risposta: siamo qui fermi stagnanti, sembra che abbiamo fatto chissà quali
progressi, ma per quante lotte abbiamo fatto, non trovo che le nostre menti
siano così rivoluzionate.
Nonostante la grande
"comunicazione" i nuovi cervelli, l’informazione e "il nuovo che
avanza", siamo vecchi e fermi!!
Nonostante tutte le celebrazioni pasoliniane
e i vari eventi per leggerlo facendolo spesso "nostro" ma solo per
comodo o per darsi un atteggiamento intellettuale.
Ieri sera non era certo per comodo, anzi il
contrario ... ricordare certe cose su di lui può anche essere
"scomodo" ma penso che sia ricordarlo com'era.
Inoltre affermo anche che tu Maila lo puoi
fare, per preparazione e perché è nel tuo stile non ricoprire la verità,
neanche con un velo sottile!!
Devo dire che mi è piaciuto molto il dialogo
fra l'intellettuale e lo studente, interpretato egregiamente da te ma anche da
Francesca Lenzi, brava anche in Miriam. E’ stata una scelta molto azzeccata, ha
sostenuto benissimo la figura degli studenti di quell'epoca, anche come
atteggiamento e presenza fisica.
Se farete altri incontri, come da proposte
nate ieri sera, fammi sapere, verrò non
come intellettuale ma semplicemente per
ascoltare o dire la mia.
In passato qualcuno “di parte” mi ha lasciato
intendere che Pasolini per me era un autore troppo “alto”. Infatti lo era, ma a
me piaceva, mi aveva colpito una sua intervista nella quale diceva che
preferiva confrontarsi con gli alti intellettuali o con i contadini piuttosto
che con le categorie “di mezzo”.
Viste le mie origini … ho pensato di potergli
dare dal “basso” una sbirciatina!
Grazie ancora e alla prossima! M.
PS:
Avevo scritto queste cose su “Cattiverie”,
poi non l’ho inviate per mancanza di tempo ma le Cattiverie sono rimaste molto
presenti in me.
L’ ho trovato uno spettacolo delizioso,
raffinato, scritto con intelligenza e ironia, non è facile far ridere di
qualcosa di concreto, di solito lo si fa per situazioni spontanee, per frasi o
azioni casuali, lì tutto sembrava spontaneo, casuale, ma tutto era molto ben
dosato. Non avevo dubbi sulle capacità attoriali di Gianfelice ma è stato lo
stesso sorprendente: per quella ironia e comicità sottile, elegante, spontanea
e ben misurata.
Delizioso, pensavo mentre percorrevo la
strada di casa, piacevole …. ma essere bravi non serve più?
Serve, ma non ha una grande risonanza, ha
molta risonanza tutto ciò che ci viene propinato a gran voce. Ciò che viene
sussurrato o gridato da una voce “fuori” non serve. Comunque fa piacere
assistere a qualcosa di ben fatto, pur con l’amarezza di pensare che avremmo
potuto essere un po’ più numerosi quella sera, ma forse non abbiamo usato i
toni giusti … o meglio i toni di moda, nel proporlo! ( …?) Ciao!!!"
"Signora Maila,
volevo ringraziarla per lo 'spettacolo non spettacolo' di sabato su Pasolini.
Io credo che fosse ancor più e meglio di uno spettacolo, che ci ha lasciato in serbo tanti pensieri. Lei, inutile dirlo, è bravissima, e si capisce molto preparata sull'argomento.
Non esiste un posto a Prato e non solo dove si vedono robe del genere. Il suo teatro è una piccola perla, grazie per tutto quello che fa e per come lo fa.
Volevo scrivere sul quaderno del gradimento, ma poi non era facile sul momento.
Tornerò presto a trovarla." Marta
1 commento:
Maura, ti ringrazio dell'apprezzamento per il lavoro di Maila e mio. E' un grande merito oggi essere attenti e sensibili spettatori come sei tu e, devo dire, tranne sporadiche eccezioni, come gran parte dei frequentatori del teatro la Baracca. E' con voi che si forma quella comunità spirituale, intellettuale, estetica e, alla fine, di intenti che è già nucleo di un riscatto civile e umano, che è già ribellione cosciente e costruttiva, che è già pensiero e azione. Grazie per la tua assiduità che è la risposta migliore alle assenze di assessori e prefetti culturali, attratti anche loro dai richiami assordanti che strombazzano la presenza dei falsi miti e delle sagome stanche di palcoscenico? Grazie a Maila, che di Pasolini incarna lo spirito di contraddizione e la vis poetico-politica, e che rimane sempre se stessa e accuratamente lontana da successi frivoli e vuoti, ma è costretta a sopportare la vicinanza di una classe politica che non merita di averla in questa città…
Gianfelice
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