Prato: ci si lamenta che in città il turismo stenti a decollare (la mostra al Pretorio quasi un flop rispetto alle 'spettative'...!), che ci sia la crisi, si racconta che i negozi in centro chiudano eccetera eccetera.
Ma se nemmeno gli amministratori, che pure dovrebbero dare il buon esempio, frequentano i luoghi della città!
O almeno, non tutti. La frequentazione è molto di parte, parziale e faziosa. E' declinata secondo la simpatia, il partito, il gruppo.
Al Teatro La Baracca (di periferia, e quindi non vip né pop né rock!) ne ho un esempio: quest'anno, a parte alcune rare eccezioni (assessore Toccafondi e consigliera Verdolini), non s'è visto, agli spettacoli, nessuno di coloro di cui sopra.
Assessori e consiglieri contribuiscono tutti, seppure in misura diversa, ad affossare la cultura, ormai quasi svalutata, sfinanziata e morente ovunque in Italia dopo anni di neo-liberismo berlusconiano e ora di neo liberal-democristianismo renziano.
Si preferisce andare a trovare amici e conoscenti, o frequentare situazioni alla moda; o trovare misere scuse ("sai, a me il teatro non mi piace..."; "Sono andato là perché è vicino a casa..."), piuttosto che andare in un luogo reputato 'scomodo' come il nostro, che si vorrebbe piuttosto che non esistesse (tant'è che alcuni pontificanti la cultura periferica volutamente lo ignorano, anche se ci abitano a trenta metri).
Dicono bene (...bene?), ma non razzolano altrettanto.
E' quindi anche colpa dei comportamenti dei singoli, oltre che di mancati atti di politica economica e culturale (in parte anche per incompetenza, mancanza di cultura e idee!) , se la situazione della città sta sprofondando e il turismo vada di conseguenza.
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