Finalmente una buona notizia: dopo 25 anni Giancarlo Cauteruccio non dirigerà più il Teatro Studio di Scandicci, preso nell'orbita del Teatro della Pergola, del Teatro Era e di tutto il giro di monopolizzazioni e stregonerie del potere teatrale e non.
Tra più brutti spettacoli che ho visto, in questi anni, sono stati quelli di Giancarlo Cauteruccio, sopravvalutato a mio avviso dalla critica e sostenuto da tutto il sistema teatrale e politico toscano.
Penultimo atto è stato quello di assegnare alla sua compagnia la somma più consistente relativa alle residenze teatrali regionali, per cui noi non abbiamo preso nemmeno un centesimo, e siamo rimasti al palo: nel senso che non siamo potuti entrare 'a corte', come invece si sono subito sbrigati a fare certi attori giovani (giovani di quasi quarant'anni, via!), pronti a calarsi le braghe a ogni manciatina di euro data, fornendo i soliti spettacoli inguardabili e inutili.
Gli spettacoli dell'artista calabrese non hanno aggiunto nulla di veramente nuovo al teatro italiano, a mio avviso solo ricerca fumus (e ne usava anche molto con la spara-fumo), e quindi, in parte, come diversi altri a Scandicci (e come ci ha informato il giornalista Alberto Severi) sono contenta che si sia voltato pagina.
A dirigere il Teatro Studio ora ci sarebbe bisogno di altre persone, autonome, indipendenti, ma è chiaro che questo non sarà né ora né mai, almeno con questo sistema politico.
A dirigere il Teatro Studio ora ci sarebbe bisogno di altre persone, autonome, indipendenti, ma è chiaro che questo non sarà né ora né mai, almeno con questo sistema politico.
Ricordo come erano festeggiati e salutati, lui e qualcun altro teatrante locale, dai funzionari regionali, come geni del teatro!, mentre io e altri siamo stati ignorati e umiliati per anni, come miseri poveracci che debbano restare ad aspettare di raccogliere le briciole e qualche misero applauso!
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