mercoledì 18 novembre 2015

Natale: ecco a voi la città-panettone

Sento già mancarmi il respiro, per come le città saranno confezionate a Natale!

L'aspetto che più mi angoscia è la musica di sottofondo e l'assedio delle luminarie penzolanti; l'impossibilità di camminare, di guardare la città, conoscerla. Mercatini ovunque, e tutti tutti uguali! Cammino per la mia città e sono schiacciata dal commercio!

Magari, per esempio, per passare meglio il Natale e aiutare i commercianti, sarebbe bastato sistemare meglio qualche piazza, illuminarla, ripulirla, fare un po' di trekking urbano, incluso per bambini (1), e non usarla come piazzone per il mercato o le piste di pattinaggio, o come grande parcheggione!

Come accade a Piazza del Duomo di Prato.
Come accade a Piazza Mercatale a Prato. 

Le città, ormai smantellate pezzo a pezzo dal punto di vista comunitario e sociale, sono date in pasto agli eventi commerciali, e non offrono più prospettive a lungo termine.

I bambini stessi vengono presi e messi nell'ingranaggio con la neve finta e le finte letterine a Babbo Natale. Un obbrobrio.

Alcuni assessorati, come quelli 'economici', andrebbero eliminati, perché non fanno altro che trasformare le città in grandi e brutti bazar.

Per sostenere l'economia cittadina possiamo fare a meno delle idee degli economisti.


(1)   Il Trekking Urbano è un’attività che coniuga sport, arte, gusto e voglia di scoprire gli angoli più nascosti e curiosi delle città, attraverso itinerari caratterizzati da forti dislivelli del suolo e da scalinate. Si tratta di una forma di turismo “vagabonding”, libera e ricca di sorprese, adatta a tutte le età, senza un particolare allenamento preventivo. Oltre ad essere un’attività che fa bene al fisico e alla mente, il trekking urbano fa bene alle città perché permette di decongestionare le zone attraversate dai flussi turistici tradizionali, allargare il raggio delle visite alle aree più periferiche dei centri urbani e prolungare i soggiorni.

1 commento:

Anonimo ha detto...

A parte la considerazione, nota a tutti gli stessi economisti, che di previsioni non ne hanno mai azzeccata una, come ci raccontava all'Universita' anche il nostro Professore di Economia Industriale e Organizzazione Aziendale, prof. Dioguardi!
Gianfelice

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