Caro Fulvio,
mi dispiace che ancora, mentre si tagliano nastri di qua e di là, in preparazione delle elezioni si sa, ecco che manchi ancora la titolazione dell'emeroteca della Biblioteca Lazzerini di Prato dedicata a te.
Non c'è modo, le persone scomode e pulite, non servono a questa politica, è così, e non vedevano l'ora di dimenticarti, di cancellarti!
Ma io ti ricordo sempre, e anche l'altra sera ho pensato che ti sarebbe tanto piaciuto vedere lo spettacolo su Giovannini/Aleramo.
Mi avresti senz'altro portato qualche copia di articolo di giornale che trattava del sindaco dimenticato.
Che peccato che tu non ci sia più. Che non ci possiamo più confortare. Chi ti sostituirà in questo tempo violento, di conformismo dilagante, in questo tempo di menefreghismo assoluto, di compra vendi, inquinato, dove ci possiamo dire fortunati se, dopo averci rapinato e usati a dovere, non ci tolgono di mezzo con il veleno, il cancro, le bombe!
Moriremo sempre più ingannati.
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