martedì 10 ottobre 2023

La desolante metafora etrusca

In occasione della prossima Camminata per Gonfienti, prevista per domenica 15 ottobre 2023, ricevo commento che volentieri pubblico.


LA DESOLANTE METAFORA ETRUSCA

Che la politica locale fosse da tempo "forcaiola" rispetto alla cultura storica del territorio, è, ahinoi, cosa ormai nota. Un declino che pare irreversibile! Ciò vale però e soprattutto per quelle cose che, in una visione politica a dir poco miope e becera quanto basta, “non producono reddito (immediato)”, come ad esempio un “bel sito etrusco” posto in un territorio che è attratto da ben altri appetiti, cioè di una “scoperta inopportuna” come fu detto apertis verbis ai vertici della filiera economica della città. Naturalmente la Gonfienti Etrusca, quando ormai, vista l’importanza, non si poteva più coprire tutta con il cemento,  venne ipocritamente celebrata come “eccellenza” dell’archeologia nazionale da quegli stessi soggetti che la volevano cancellare senza peraltro fare altro che spendere parole vuote. Ma che ciò comporti adesso un linciaggio morale nei confronti di chi vuol difendere democraticamente i diritti che la Carta Costituzionale assegna al patrimonio culturale attraverso le comunità insediate è veramente troppo. E nel frattempo si autorizza la copertura di pezzi importanti di quel sito. Il disimpegno e il discredito che si oppongono oggi alle legittime ragioni della cultura, della scienza e della equa politica del territorio (sostenibilità e non solo)  suonano come offese gravi  che oltrepassano il confine della normale dialettica del potere pubblico. Le parole dell’assessore, se confermate, suonano dunque come una miserevole abdicazione rispetto ai doveri che un amministratore dovrebbe sentire verso la propria comunità. Ingenui si sarebbe a credere in un subitaneo cambiamento di rotta che non c’è mai stato, ma per favore fermiamoci qui e non si osteggi le nostre Camminate per Gonfienti che manifestano un diritto sacrosanto. E non per questo noi smetteremo di crederci e di sostenere una buona causa di civiltà come quella di pretendere attenzione, visibilità e adeguata valorizzazione, come ci dice la scienza della conservazione, delle risorse patrimoniali, qui rappresentate dall’area archeologica di Gonfienti, dando a Cesare quel che è di Cesare.

Giuseppe Alberto Centauro

 



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