mercoledì 23 dicembre 2009

Chiudete le Case del Popolo (di Sinistra ma anche di Destra)

Ieri ho fatto uno spettacolo per ragazzi in una Casa del Popolo (1) di Prato.
Non era certo la prima volta; sebbene col tempo sempre meno, privilegiando per questo il mio piccolo teatro, di tanto in tanto mi viene chiesto ancora di recitare in quei luoghi.
Tuttavia ora non è più possibile, non ci sono più le condizioni giuste.
La situazione delle cosiddette ‘Case del Popolo’ è diventata alienante.
Gli eventi culturali non sono più possibili, perché le 'Case del Popolo', detti comunemente 'Circoli', non hanno più nessuna finalità di vero incontro sociale o di cultura. Le persone che vi si dedicano sono impegnate in pizzeria, o al bar, e non c'è tempo e modo per altro.
Non si può più nemmeno pensare che vi si svolga cultura popolare, perché il popolo ormai non ha più una ‘sua’ cultura, bensì è stato omologato dalla televisione - che è tenuta sempre accesa e a volume alto - e dal sistema politico che lo regge, indipendentemente dal ‘colore’.
Abbiamo potuto presentare lo spettacolo grazie alla saggezza dei bambini, nonostante il malcostume e la trivialità dei grandi, la maggior parte dei quali non ha rispettato il nostro lavoro, la nostra professionalità. I bambini si sono risentiti e hanno chiesto ai grandi di tacere, di poter ascoltare, al fine di intraprendere il viaggio della fantasia.
E non solo dei bambini, ma anche voglio dire degli anziani: quelli che ai Circoli trascorrono tanto tempo e per i quali quei luoghi sembrano avere un senso; ecco loro vi perdono dignità.
I Circoli ormai sono – con poche eccezioni – luoghi di consumismo volgare:
sono bar;
si gioca con le macchinette;
si fa uso di alcolici;
sono sporchi, gli ambienti sono impregnati di fumo;
non ci si riunisce, bensì ci si insulta;
sono pizzerie con molte lacune igieniche;
sono luoghi squallidi e di alienazione.

Le uniche attività 'culturali 'rimaste sono:
si guardano le partite di calcio;
si leggono i quotidiani, soprattutto locali;
si affittano locali per sporadiche attività ricreative;
durante i periodi elettorali si rianimano per ovvi motivi.

Non c’è nessun tipo di organizzazione, o finalità che non sia quella di ‘far soldi’ o di creare consenso politico.
Per questo chiedo ai responsabili – e non è una provocazione – che le 'Case del Popolo’, che furono costruite dal popolo nei fine settimana in tempi in cui l’ideologia aveva un senso , e che al popolo sono state sottratte, vengano chiuse e riaperte solo quando saranno state 'bonificate' e investite di programmi sociali e culturali che ora non sono ravvisabili da nessuna parte.
Solo così esse potranno sperare di sopravvivere, anche politicamente.
Maila Ermini
(1) Con 'Case del Popolo' si intende comunemente i circoli ricreativi di Sinistra, fondati alla fine dell'800 dai Socialisti. Qui, per estensione, si vogliono indicare anche quei circoli di derivazione 'altra': tutti i circoli ricreativi ormai hanno da diversi anni assunto caratteristiche omogenee.

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