La Chiesa invece, come sempre, ha l'occhio lungo e non si fa scrupolo a mettere i suoi 'alberi' nei Prati Finti di Prato, ma che portano lucro. A dispetto anche delle parole del Papa che condanna il consumismo eccetera eccetera. Proviamo sconcerto a leggere quest'articolo apparso oggi su Il Tirreno, che annuncia la festa d'inaugurazione di un oratorio multimediatico all'interno del Parco Prato , oratorio che sarà gestito dalla Fondazione Santa Rita.
Come era stato detto, i giovani, appena usciti dal complesso scolastico di Reggiana, si trovano davanti il tempio del consumo e del divertimento pratese. Il luogo dove è stato costruito Parco Prato sembra fatto apposta per una nuova vocazione della scuola, ossia quella di creare consumatori. Sembra che le scuole stesse e i direttori e gli insegnanti, tutti siano d'accordo per questa nuova era morta al pensiero critico di cui la Chiesa è, benedicente, una delle migliori e più subdole organizzatrici.
Santa Rita, la santa degli impossibili, aprirà gli occhi a qualcuno?
Isolina Ciacci
Da Il Tirreno del 2 dicembre 2009
Spazio ai giovani nel tempio del consumo
Apre “We meet”, luogo di cultura e divertimento affidato al Santa Rita
MARIA LARDARA
PRATO. Metti una dozzina di pc collegati a internet, aggiungi la voglia di conoscenza reciproca, stimola l’ambiente con una dose di creatività. Con questi ingredienti va in scena il pianeta giovani nella cornice del “Parco Prato”: “We Meet” è il primo spazio di aggregazione giovanile ad aprire i battenti dentro un centro targato Unicoop. Il viavai degli studenti lungo i corridoi della galleria commerciale di via delle Pleiadi, non sarà così solo il frutto della consuetudine alle “forche” scolastiche. Intanto fervono i preparativi per la festa musicale di sabato 5 (a partire dalle 15.30) che accompagnerà l’inaugurazione di “We Meet”, la cui gestione è stata affidata agli operatori della fondazione Santa Rita. Largo dunque alle attività culturali, sociali e ludiche: su questa superficie di 150 metri quadrati si parlano il linguaggio della multimedialità e quello del mondo virtuale di Facebook. Con un occhio di riguardo per la fascia d’età compresa dai 15 ai 19 anni, i ragazzi si diletteranno nella gestione di un blog. Coordinati da quatto operatori del Santa Rita (Corrado, Silvia, Francesco e il brasiliano Airan), proveranno persino a comporre una redazione on line e una web radio. «La concessione di questo spazio in comodato d’uso gratuito da parte di Unicoop ci dà la possibilità di veicolare un messaggio educativo ai giovani pratesi«, spiega Roberto Macrì, presidente del Santa Rita. Al di là dell’appartenenza religiosa, tutti i giovani potranno fare un salto in questo centro sociale sui generis, che ha l’ambizione di andare oltre la struttura di un oratorio cattolico. Qualcosa in cui crede fermamente Unicoop, che ha scommesso molto sulla nascita di un contenitore sociale, immerso nel tempio dello shopping. «Volevamo riprodurre un pezzo di città intorno alla piazza del centro commerciale», spiega Franco Cioni di Unicoop. Nella carrellata di negozi e servizi di cui si compone il colosso di via delle Pleiadi, “We Meet” sarà l’unico locale esente da fatturato e calcoli economici. «Per questo - spiega Claudio Vanni, responsabile relazioni esterne Unicoop - la nostra scommessa è ancora più alta. Un’esperienza pilota eventualmente replicabile in altri centri commerciali se funzionerà qui a Prato». Il progetto è cofinanziato con i contributi della Regione e troverà un partner strategico nella Provincia, aprendo un ventaglio di collaborazioni. In primis con le scuole (il plesso scolastico di via Reggiana sorge proprio alle spalle) e con il vicinissimo multiplex Omnia Center: i giovani di “We Meet” potrebbero infatti produrre una rassegna di cortometraggi da proiettare sugli schermi della multisala. «Non è escluso anche un allargamento delle attività alle persone anziane», promette l’asesssore provinciale Gabriella Melighetti. Il centro (gratuito) è aperto tutti i giorni: dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 20; sabato e domenica dalle 15 alle 20. Basta una semplice tessera di iscrizione per accedere ai servizi internet. Esiste anche una pagina su Facebook che, in meno di una settimana, ha messo in piedi una community di 700 membri.
Spazio ai giovani nel tempio del consumo
Apre “We meet”, luogo di cultura e divertimento affidato al Santa Rita
MARIA LARDARA
PRATO. Metti una dozzina di pc collegati a internet, aggiungi la voglia di conoscenza reciproca, stimola l’ambiente con una dose di creatività. Con questi ingredienti va in scena il pianeta giovani nella cornice del “Parco Prato”: “We Meet” è il primo spazio di aggregazione giovanile ad aprire i battenti dentro un centro targato Unicoop. Il viavai degli studenti lungo i corridoi della galleria commerciale di via delle Pleiadi, non sarà così solo il frutto della consuetudine alle “forche” scolastiche. Intanto fervono i preparativi per la festa musicale di sabato 5 (a partire dalle 15.30) che accompagnerà l’inaugurazione di “We Meet”, la cui gestione è stata affidata agli operatori della fondazione Santa Rita. Largo dunque alle attività culturali, sociali e ludiche: su questa superficie di 150 metri quadrati si parlano il linguaggio della multimedialità e quello del mondo virtuale di Facebook. Con un occhio di riguardo per la fascia d’età compresa dai 15 ai 19 anni, i ragazzi si diletteranno nella gestione di un blog. Coordinati da quatto operatori del Santa Rita (Corrado, Silvia, Francesco e il brasiliano Airan), proveranno persino a comporre una redazione on line e una web radio. «La concessione di questo spazio in comodato d’uso gratuito da parte di Unicoop ci dà la possibilità di veicolare un messaggio educativo ai giovani pratesi«, spiega Roberto Macrì, presidente del Santa Rita. Al di là dell’appartenenza religiosa, tutti i giovani potranno fare un salto in questo centro sociale sui generis, che ha l’ambizione di andare oltre la struttura di un oratorio cattolico. Qualcosa in cui crede fermamente Unicoop, che ha scommesso molto sulla nascita di un contenitore sociale, immerso nel tempio dello shopping. «Volevamo riprodurre un pezzo di città intorno alla piazza del centro commerciale», spiega Franco Cioni di Unicoop. Nella carrellata di negozi e servizi di cui si compone il colosso di via delle Pleiadi, “We Meet” sarà l’unico locale esente da fatturato e calcoli economici. «Per questo - spiega Claudio Vanni, responsabile relazioni esterne Unicoop - la nostra scommessa è ancora più alta. Un’esperienza pilota eventualmente replicabile in altri centri commerciali se funzionerà qui a Prato». Il progetto è cofinanziato con i contributi della Regione e troverà un partner strategico nella Provincia, aprendo un ventaglio di collaborazioni. In primis con le scuole (il plesso scolastico di via Reggiana sorge proprio alle spalle) e con il vicinissimo multiplex Omnia Center: i giovani di “We Meet” potrebbero infatti produrre una rassegna di cortometraggi da proiettare sugli schermi della multisala. «Non è escluso anche un allargamento delle attività alle persone anziane», promette l’asesssore provinciale Gabriella Melighetti. Il centro (gratuito) è aperto tutti i giorni: dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 20; sabato e domenica dalle 15 alle 20. Basta una semplice tessera di iscrizione per accedere ai servizi internet. Esiste anche una pagina su Facebook che, in meno di una settimana, ha messo in piedi una community di 700 membri.
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