martedì 8 dicembre 2009

NO ai tralicci di Foster

I tralicci di Foster svettano già sulle colline fiorentine, si vedono dall'Autostrada A1.
Accanto ai 'vecchi' tralicci, considerati brutti.
I tralicci di Foster, tralicci d'autore, non eliminano i problemi.
Ci auguriamo che i cittadini dell'Impruneta e quelli di Giogoli, di Coleramole e di tutta quella zona si facciano sentire.
Già da tempo circolano lettere e comitati.
Terna deve interrare gli elettrodotti, che non sono soltanto brutti, ma anche nocivi alla salute.
Primavera di Prato considera quella contro gli elettrodotti una battaglia fondamentale del suo programma.


LA NAZIONE, Firenze, 8 novembre 2009 -
È IL PRIMO elettrodotto ‘griffato’ d’Italia. E probabilmente, visto che la stazione dell’Alta velocità a Firenze sta per essere accantonata, i tralicci di Norman Foster saranno l’unico segno del celebre architetto presente nell’area fiorentina. Eppure il nuovo elettrodotto in costruzione sulle colline di Scandicci non appassiona i residenti. Sarà perché, stringi stringi, anche se griffati restano sempre tralicci. E poi a ben guardare quelli di Foster sono solo 9 dei 26 montati sulla nuova linea. E gli altri ‘più tradizionali’ hanno lo stesso tremendo appeal dei vecchi.

Certo, più bassi, ma ugualmente invasivi. Per chiedere l’abbattimento dell’impatto ambientale si erano mobilitati i vip. Ma mentre Impruneta lottava per l’interramento (ottenendolo alla fine) a Scandicci si puntava a un nuovo tracciato. Il risultato? L’elettrodotto c’era, e un elettrodotto ci sarà. In questi giorni, mentre gli addetti di Terna sono al lavoro per montare il nuovo, è possibile fare il confronto. E per molti cittadini la sensazione è che gattopardescamente, si sia cambiato tutto per non cambiare nulla. Gli scandiccesi negli anni scorsi hanno condotto lunghe battaglie non solo per la salvaguardia paesaggistica, ma anche per avere chiarezza sulle conseguenze per la salute derivanti dall’elettrosmog; adesso possono decidere con la loro testa se il nuovo sia migliorativo o no. Ora, in base all’accordo siglato tra Regione, Comune di Scandicci e Terna (allora era Enel) si dovrebbero smantellare le linee da 220kv sul territorio.

Linee vecchie, con tralicci in mezzo alle case, tra i giardini, sopra ai tetti. L’accordo che ha dato il via alla realizzazione del nuovo elettrodotto risale al febbraio 2000, fu firmato dall’allora premier Massimo D’Alema da Chicco Testa per Enel e Vannino Chiti presidente della Regione. Sono passati nove anni da allora. Sta nascendo un altro elettrodotto, magari più contenuto, ma sostanzialmente uguale nel tracciato nei luoghi dove ci sono le case.
Fabrizio Morviducci

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